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Amazon deve pagare una multa da 1,1 miliardi all’Antitrust per abuso di posizione dominante

Per l’AGCM il gruppo penalizza i venditori che usano i propri magazzini e i propri corrieri, dando più spazio sul sito a chi paga di più per la logistica Amazon.
A cura di Lorenzo Longhitano
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È una multa particolarmente salata quella comminata dall'autorità antitrust italiana al colosso dell'ecommerce Amazon: un conto da 1,1 miliardi di euro che l'azienda fondata da Jeff Bezos dovrà saldare per abuso di posizione dominante. Secondo il risultato delle indagini chiuse in questi giorni dall'Antitrust, Amazon avrebbe infatti approfittato della sua posizione di mercato per penalizzare i venditori online che si appoggiavano proprio alla piattaforma di ecommerce per vendere i loro prodotti.

Le ragioni della multa

I prodotti che si trovano su Amazon sono venduti da centinaia di migliaia di aziende in tutto il mondo, che possono decidere tra due strategie per inviare la merce ai destinatari: la prima è affidare ad Amazon l'intero pacchetto di servizi legati alla vendita, dalla custodia dei prodotti all'invio tramite i suoi corrieri; la seconda è occuparsi autonomamente della logistica, utilizzando magazzini e servizi di recapito scelti internamente. Entrambe le tipologie di venditori pagano comunque Amazon per presenziare sulle sue pagine con le loro vetrine digitali, ma secondo l'Antitrust, Amazon discrimina tra le due categorie favorendo la prima – ovvero quella che sceglie di spendere per i servizi aggiuntivi.

L'effetto sui venditori

L'esempio più eclatante è il servizio Prime di consegna veloce, che Amazon può garantire solo se controlla direttamente stoccaggio e recapito della merce in vendita. Per l'Antitrust l'etichetta evidenzia i prodotti coperti dal servizio in almeno due modi: consente loro di partecipare a eventi come Prime Day, Black Friday e Cyber Monday, durante i quali le spese dei consumatori si accumulano, e aumenta la probabilità che finiscano nella Buy Box – l'area più in vista del sito legata alle pagine di ricerca dei prodotti. Di contro, per l'AGCM i venditori che decidono di non usufruire dalla logistica Amazon vengono sottoposti a criteri di misurazione delle performance più stringenti, che possono portare alla penalizzazione o alla sospensione dell'account.

L'effetto sulla concorrenza

Imporre queste condizioni ha indirettamente un effetto negativo sulla concorrenza di Amazon. I venditori che per avere più successo su Amazon decidono di pagare per i servizi aggiuntivi infatti devono spesso rinunciare ad avere un proprio magazzino, che servirebbe loro per presenziare con una vasta gamma di prodotti anche all'interno di siti di ecommerce alternativi ad Amazon; i portali concorrenti si vedono così sfuggire dalle mani venditori impossibilitati a sostenere una doppia spesa, risultano meno riforniti e vengono più probabilmente ignorati in favore di Amazon.

La decisione dell'Antitrust

Per questi motivi l'AGCM ha ritenuto che le società Amazon Europe Core, Amazon Services Europe, Amazon, Amazon Italia Services e Amazon Italia Logistica fossero in violazione dell’art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. Oltre alla multa da 1,1 miliardi di euro ad Amazon, il gruppo fondato da Jeff Bezos dovrà adottare misure che concedano un pari privilegi di vendita e visibilità a tutti i venditori, grantendo anche ai soggetti terzi un servizio pari a quello assicurato agli utenti Amazon Prime. La multinazionale dovrà rendere noto come intende agire al riguardo e il processo sarà seguito da un apposito ente di controllo.

Di seguito, la dichiarazione di Amazon rilasciata in questi minuti:

Siamo in profondo disaccordo con la decisione dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e presenteremo ricorso. La sanzione e gli obblighi imposti sono ingiustificati e sproporzionati. Più della metà di tutte le vendite annuali su Amazon in Italia sono generate da piccole e medie imprese, e il loro successo è al centro del nostro modello economico. Le piccole e medie imprese hanno molteplici canali per vendere i loro prodotti sia online che offline: Amazon è solo una di queste opzioni. Investiamo costantemente per sostenere la crescita delle 18.000 piccole e medie imprese italiane che vendono su Amazon e forniamo molteplici strumenti ai nostri partner di vendita, anche a quelli che gestiscono autonomamente le spedizioni.

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