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Amazon sta insegnando alla polizia come ottenere i filmati di sorveglianza senza mandato

Ring, l’azienda che produce campanelli intelligenti di proprietà di Amazon, sta insegnando alla polizia come ottenere i filmati di sicurezza registrati dai suoi dispositivi senza avere un mandato.
A cura di Marco Paretti
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Ring, l'azienda che produce campanelli intelligenti di proprietà di Amazon, sta insegnando alla polizia come ottenere i filmati di sicurezza registrati dai suoi dispositivi senza avere un mandato. Tra l'azienda e le autorità esiste infatti un progetto di collaborazione chiamato "Law Enforcement Neighborhood Portal", un servizio che fornisce alla polizia l'accesso ad un portale dal quale richiedere direttamente i filmati registrati da questi campanelli intelligenti. Non è richiesto un mandato per ottenerli, ma solamente il permesso da parte dei proprietari dei dispositivi. Stando a dei documenti ottenuti da Motherborad, però, le persone non sono sempre entusiaste di rilasciare questi elementi, quindi Ring sta lavorando con le forze dell'ordine per dargli consigli su come persuadere gli utenti a rilasciare i filmati.

I documenti pubblicati dalla testata americana svelano come l'azienda in mano ad Amazon fornisca alla polizia template e consigli per richiedere i filmati alle persone, suggerendogli di pubblicare spesso all'interno di Neighbors, l'app di Ring che consente agli utenti di condividere i propri filmati. Ma anche di spingere i cittadini al download della stessa app, ognuno dei quali fornisce alla polizia un credito di 10 dollari per acquistare telecamere da distribuire poi nel quartiere, aumentando la presenza di videocamere di sorveglianza. "Ho notato che avete pubblicato avvertimenti e ricevuto feedback dalla comunità" si legge in un documento riguardante una mail tra un rappresentante di Ring e la polizia di Bloomfield. "State facendo un ottimo lavoro con loro e questo sarà critico per aumentare il tasso di assenso. Più utenti avete, più saranno utili le informazioni che potrete raccogliere".

Anche se gli utenti si rifiutano di condividere i filmati, però, la polizia può percorrere altre strade per ottenerli. Le autorità hanno infatti la possibilità di contattare Amazon e ottenere il filmato scavalcando l'utenza. "Se chiediamo entro 60 giorni dalla registrazione e il filmato è caricato nel cloud, Ring può scaricarlo e inviarcelo legalmente per poterlo usare come parte delle nostre indagini" ha spiegato Tony Botti, responsabile della comunicazione della polizia di Fresno. Spesso, però, non si arriva a tanto: secondo Botti le persone acconsentono all'invio dei video perché vogliono che la loro comunità sia sicura.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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