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American Airlines vs Expedia e Orbitz: percentuali troppo alte sui biglietti

I biglietti dell’American Airlines non vengono più venduti su Expedia e Orbitz: secondo la compagnia aerea USA le tariffe per la vendita dei biglietti sono troppo elevate. Nel frattempo, i disagi sono tutti dei viaggiatori.
A cura di Mario Maaroufi
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Continua la battaglia dell'American Airlines contro due delle quattro maggiori agenzie di vendita di biglietti online, Orbit e Expedia. A causa di una seria controversia sul prezzo delle tariffe che la rinomata compagnia aerea statunitense deve pagare perché i propri biglietti vengano venduti anche su queste piattaforme di distribuzione elettronica, la vendita dei ticket da Orbitz e Expedia è al momento paralizzata.

Una questione soprattutto economica: secondo alcuni calcoli effettuati da Kevin Crissey, esperto in materia, le agenzie online sono in grado di generare il 17% del traffico totale della compagnia aerea, contro il 25% del traffico portato dal sito ufficiale e il 53% dei biglietti venduti con i metodi offline tradizionali, ovviamente meno convenienti. Sempre in base a queste statistiche, il biglietto venduto sui siti di distribuzione globale costa all'American Airlines  tra i 12 e i 13 dollari, una cifra altissima se paragonata ai 2-3 dollari della stessa vendita effettuata però sul sito ufficiale della compagnia.

Ma non si tratta solo di questo, perché alla base della controversia ci sarebbe anche il nuovo sistema di visualizzazione dei biglietti che l'AA intende proporre ai clienti, incentrato principalmente sui bisogni del viaggiatore e volto a generare delle entrate maggiori per la compagnia. Expedia e Orbitz si sono rifiutati di adottare questo nuovo sistema, aumentando le tensioni nate lo scorso novembre, quando American Airlines aveva deciso di non rinnovare i contratti con Orbitz e Expedia aveva riservato lo stesso trattamento alla compagnia aerea.

In molti sperano che i vertici delle tre aziende riescano a trovare un punto d'incontro perchè, come sempre, il disagio è tutto dei viaggiatori, costretti adesso a confrontare le tariffe tra vari siti e a perdere tempo prezioso.

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