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Anche a Natale attenzione ai raggiri: truffe WhatsApp e phishing in crescita

Le truffe telefoniche e digitali non vanno in vacanza a Natale, anzi: la stagione delle feste presenta ai truffatori opportunità più ghiotte del normale di mettere a segno tipologie di raggiro specifiche, come quelle veicolate attraverso i messaggi WhatsApp o il phishing che coinvolte loro malgrado i negozi online.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Nel pieno del periodo natalizio può capitare di finire proiettati con il pensiero rivolto direttamente al cenone o al pranzo di Natale, oppure sotto l'albero a scartare i regali o con amici e parenti ad aspettare il capodanno. Quando si tratta della sicurazza informatica del proprio smartphone o computer però è meglio tenere la testa sulle spalle anche quando si desidererebbe essere già in vacanza: come fanno notare i ricercatori di McAfee, sotto le feste natalizie aumenta infatti il rischio di finire al centro di truffe telefoniche, via SMS o digitali, che possono diffondersi attraverso WhatsApp o le classiche email.

Attenzione agli auguri

Lo scambio di auguri avviene sempre meno con una telefonata, e anche l'uso dei messaggi di testo semplice è in calo. Al contrario, su WhatsApp questa pratica sta guadagnando consenso rapidamente: a differenza delle chiamate non richiede tempo e al contrario degli SMS è gratuita. Proprio per questo non è da escludere che eventuali truffatori tentino di approfittare della situazione inviando finti messaggi di auguri con all'interno collegamenti a siti malevoli. Questi messaggi possono sembrare legittimi anche se provenienti da numeri sconosciuti: chi li riceve potrebbe pensare che siano stati inviati da conoscenti o parenti talmente lontani da non essere più neanche in rubrica, e fidarsi del contenuto.

La stagione delle consegne fasulle

Un'altra truffa ricorrente del periodo natalizio è il phishing da ecommerce. In questa tipologia di raggiro viene inviata alla potenziale vittima una falsa email nella quale viene impersonato un negozio online come Amazon oppure un corrieri espresso; nel corpo dell'email si avvisa la vittima che una finta spedizione è finita male e che occorre fornire i propri dati di accesso alla piattaforma per non perdere la consegna. Si tratta di una truffa comune tutto l'anno, ma considerata una stagione di acquisti compulsivi come quella natalizia i truffatori hanno più probabilità di colpire a segno intercettando qualcuno che ha effettivamente appena fatto un ordine online e ne attende l'arrivo.

L'emotività in gioco

In entrambi i casi queste truffe fanno affidamento sui soliti elementi: da una parte l'assunzione di una falsa identità (che sia un conoscente, o un'azienda); dall'altra l'emotività delle potenziali vittime. Nel caso degli auguri, la speranza dei truffatori è che i destinatari siano sufficientemente curiosi da seguire i link contenuti nei messaggi WhatsApp finendo così sui siti di loro scelta; nel caso del phishing da ecommerce, sul piatto c'è il panico da mancata consegna, che in periodo natalizio può voler dire un regalo in meno sotto l'albero.

Come proteggersi

Gli stessi consigli per proteggersi de questa tipologie di truffe valgono per tutto l'anno. Natale non fa eccezione: al minimo segnale di sospetto (un numero sconosciuto, una comunicazione fuori dall'ordinario, un link da seguire da un parente che non sa cosa sia un link) basta prendere le distanze dal messaggio. In generale è buona norma sapere che aziende ed enti pubblici non sollecitano mai in prima persona l'inserimento dei dati personali dei loro utenti o clienti (i finti siti di ecommerce inoltre rivelano sempre la loro natura fake nella barra degli indirizzi); per quel che riguarda gli auguri, infine, meglio tenersi lontani da link dei quali non si conosce la precedenza e rischiare di perdersi un augurio.

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