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Anche lo youtuber Riccardo Dose vive davanti al palazzo bruciato a Milano: “Mi sentivo impotente”

Sul suo canale YouTube ha più di un milione e mezzo di seguaci per i quali realizza contenuti comici e dal tono decisamente più leggero, ma nella sua ultima clip Riccardo Dose ha voluto trattare la vicenda della torre dei Moro, il palazzo di 60 metri che pochi giorni fa ha preso fuoco nel capoluogo lombardo.
A cura di Lorenzo Longhitano
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L'incendio della torre dei Moro, il grattacielo di 60 metri che ha preso fuoco a Milano nel pomeriggio e nella serata di lunedì 30 agosto, ha destato apprensione e indignazione in tutto il Paese. Prima le sorti degli occupanti, poi gli interrogativi sulle cause e gli sviluppi di un rogo tanto rapido e devastante, hanno occupato e continuano a occupare un posto nelle cronache delle testate giornalistiche e non solo. Tra gli c'è lo youtuber 26enne Riccardo Dose, personalità social che sulla piattaforma di condivisione video ha pubblicato nella giornata di ieri il suo resoconto della vicenda da un punto di vista particolare. Il ragazzo – che su YouTube vanta oltre un milione e mezzo di seguaci – abita infatti nelle vicinanze del grattacielo ed è rimasto particolarmente scosso da quanto avvenuto.

La sua clip dura poco più di una decina di minuti ed è entrata tra le tendenze della giornata sulla piattaforma, anche perché è comprensibilmente caratterizzata da un tono completamente diverso da quello delle altre sue clip incentrate invece su comicità e spensieratezza. Nella prima parte, Dose fa un riassunto di quanto accaduto il 30 agosto, utilizzando nel montaggio anche materiale proveniente da altre fonti: inizia dalla cronaca per passare ai racconti degli sfollati e approfondire infine i dubbi sui rivestimenti dell'edificio sui quali osservatori ed esperti si stanno interrogando ancora oggi.

Il video prosegue con una testimonianza diretta che però in realtà non aggiunge molto a quanto è già stato detto della vicenda. Nel racconto della sua esperienza personale infatti emerge fortunatamente che il coinvolgimento diretto di Dose nell'incendio è stato pressoché nullo: il ragazzo abita nelle vicinanza del grattacielo – a circa 150 metri dal palazzo – ma nel momento dell'incendio si trovava altrove e non ha avuto notizie particolarmente precise di quanto stava accadendo così vicino dalla sua abitazione.

"Inizialmente non mi sono accorto della gravità della situazione ma soprattutto di tutto ciò che stava accadendo; mi era giunta notizia di un grattacielo che aveva preso fuoco a Milano ma non avevo capito che si trattava proprio di quello specifico edificio. La cosa che mi ha fatto pensare che stesse succedendo qualcosa di grave era il continuo rumore di elicotteri che quel pomeriggio passavano esattamente sopra la mia abitazione. Perciò ho deciso di affacciarmi dal terrazzo e davanti a me purtroppo si è presentato uno dei più brutti spettacoli ai quali io abbia mai assistito. Ve lo giuro, in quel momento, quando ho osservato quella scena, mi sono sentito impotente".

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