Dopo Ninja è arrivato il momento di Michael “Shroud” Grzesiek. Anche la superstar dei videogiochi ha abbandonato Twitch, la popolare piattaforma di streaming videoludico (e non), in favore di Mixer, il concorrente creato da Microsoft che negli ultimi mesi ha appunto visto l'arrivo di un contratto in esclusiva con Ninja, forse il più conosciuto dei volti di queste piattaforme. Shroud, un ex giocatore professionista di Counter-Strike: Global Offensive, ha annunciato il cambio di bandiera sul suo profilo Twitter: "Stesso Shroud, nuova casa" ha scritto pubblicando un breve video di presentazione. Il suo primo stream è stato oggi all'1 di notte italiana.
Shroud è il secondo grande streamer a passare da Twitch a Mixer, un cambiamento supportato da un accordo in esclusiva che, nel caso di Ninja, si basava su una cifra stimata di qualche decina di milioni di dollari. D'altronde Ninja e Shroud sono due dei giocatori più seguiti online, con un seguito di milioni di fan che al nuovo servizio di Microsoft non possono che far gola. Entrambi hanno peraltro una storia simile: dopo una carriera da giocatori professionisti, hanno deciso di "ritirarsi" su Twitch e continuare a fare streaming di videogiochi sulla piattaforma, raccogliendo un consenso enorme e dando vita ad un fenomeno globale dalle dimensioni incredibili.
Il fatto che anche Shorud si sia spostato su Mixer, però, sottolinea un accordo particolarmente vantaggioso per il giocatore. D'altronde con l'abbandono di Ninja lo streamer avrebbe avuto campo completamente libero su Twitch – aveva anche scherzato durante uno stream: "Ninja se n'è andato e ora ci sono solo io, devo approfittarne" – e se ha deciso di effettuare il passaggio vuol dire che Microsoft ha messo sul piatto un accordo impossibile da rifiutare. Elemento che sottolinea anche come i più grandi streamer non siano poi così legati al brand Twitch come si poteva pensare. Ma non è solo una questione di soldi. "È l'ultima cosa a cui abbiamo pensato" ha commentato Jessica Blevins, moglie e manager di Ninja. "Twitch è sempre stato un problema per i nostri sponsor e non ci ha mai aiutati a costruire il brand di Ninja".