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Anonymous, crociata online contro la pedofilia

Il collettivo ha annunciato di voler “fare pulizia” sui social network e denunciare chi condivide materiale pedopornografico in rete. Un blitz su Twitter ha portato alla luce un giro di immagini che coinvolgono minori e negli Usa è partita l’inchiesta delle autorità.
A cura di Angelo Marra
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"E' la nostra comunità e vogliamo fare un po' di pulizia". Anonymous scende in campo contro la pedofilia ed annuncia la sua crociata, in rete e soprattutto nei social network, per combattere il traffico di contenuti che riguardano abusi su minori. Il primo capitolo è stato un attacco ad alcuni profili di Twitter che ha portato alla luce un giro di immagini pedopornografiche; la piattaforma ha immediatamente sospeso gli account mentre negli USA è scattata un'indagine da parte delle autorità.

Nonostante i rapporti tra Anonymous e la piattaforma di microblogging non siano dei migliori (la scorsa settimana Twitter ha sospeso momentaneamente uno degli account ufficiali del gruppo per violazione dei termini del servizio), i pirati hanno chiarito che la loro crociata non è finalizzata a danneggiare il sito cinguettante, bensì a ripulirlo da presenza non desiderate.

La lotta alla pedofilia in rete sembra essere uno dei temi più cari ai pirati informatici. Solo pochi mesi fa i cyber attivisti hanno diffuso in rete le mail private di Don Ruggeri, il prete accusato di aver molestato una bambina di 13 anni.

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