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Anonymous, guerra all’Italia. Attaccati il sito di Paola Binetti, Lorenzo Ria e Miss Padania

Non accenna a fermarsi l’ondata di attacchi verso siti italiani da parte del noto gruppo di hacker. Questa volta ad essere preso di mira è stato il sito della kermesse di bellezza messa su dalla Lega e i siti di due onorevoli dell’UDC. Anonymous inaugura il “Fuck Politicians February” (FPF) e promette nuovi attacchi.
A cura di Angelo Marra
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Nelle ultime settimane il nostro Paese ha visto moltiplicarsi gli attacchi da parte di Anonymus, un gruppo hacker ormai entrato nella leggenda. Solo pochi giorni fa il sito di Massimo Paniz, il fedelissimo di Berlusconi che non arriva a fine mese con “soli 3000 euro”, è stato attaccato dopo che il deputato aveva preteso la chiusura del sito Vajont.info (il portale che ricorda le quasi 2000 vittime del crollo della diga) perchè conteneva una frase poco elegante nei suoi confronti e in quelli di un'altra star del Parlamento, Domenico Scilipoti. La chiusura totale del sito (piuttosto che una semplice richiesta di rimozione del solo contenuto contestato) è stato considerato da molti un vero e proprio attacco alla libertà di informazione, il delitto più grave secondo il codice interno di Anonymous, che è subito intervenuto alla sua maniera.

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Ora il noto gruppo di hacker sposta il tiro verso Miss Padania, uno dei tristi eventi (insieme al campionato di calcio delle nazioni non riconosciute) che la Lega si ostina a portare avanti pur di illudere i propri elettori che l'indipendenza è ormai prossima. Nella maggior parte dei casi gli attacchi di Anonymous sono di tipo DDOS e inibiscono per alcune ore l'accesso ai siti colpiti. Nel caso del sito di Miss Padania invece, il portale risulta perfettamente accessibile ma è sufficiente cliccare sul link “Concorso” per vedere apparire l'ormai celebre logo dei pirati informatici.

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Che la “Scissione” e l'”indipendenza padana” siano ormai argomenti che provocano il riso persino agli iscritti della Lega è un dato di fatto, ma il gruppo di hacker ha voluto ribadire che parlare di Padania significa parlare di una terra che non esiste, né dal punto di vista storico e né da quello geografico, citando uno stralcio di testo preso in prestito dal sito di Beppe Grillo. In calce Anonymous ha ricordato i colpi precedenti ai siti di Paniz e Fitto, annunciando che la serie di attacchi non è certo destinata a concludersi.

A conferma di ciò anche i siti di due parlamentari dell'UDC, Paola Binetti e Lorenzo Ria, sono stati investiti dall'attacco pirata. Anche in questo caso il messaggio lasciato da Anonymous chiarisce i motivi degli attacchi. Collegandosi al sito www.paolabinetti.it ecco cosa si vede nella home page:

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Un messaggio identico è stato lasciato anche sul sito dell'On. Ria, anche se il suo staff ha rapidamente rimosso il post ed attualmente la sezione "biografia" risulta in aggiornamento.

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A differenza dei blitz nei siti dei due parlmentari, l'attacco al sito di Miss Padania però rappresenta un piccolo errore da parte del gruppo di hacker. Colpire un nemico vuol dire dargli la dignità di esistere e considerarlo un pericolo; il rischio è quello di dare alla gnocca padana persino l'autorevolezza dell'essere bersaglio di pirati informatici internazionali.

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