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Anti-pirateria, processo “lampo” nei futuri regolamenti italiani dell’AGCOM

Non si oscureranno i siti di file sharing illegali, ma si disattiveranno i link che portano alle opere trafugate. I processi si attiveranno entro 35 giorni. Ecco tutte le novità.
A cura di Bruno Mucciarelli
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La lotta alla pirateria è da sempre di primaria importanza per tutti i governi internazionali. In Italia la situazione non risulta da un punto di vista giurisdizionale, troppo regolamentata ma tutto ciò potrebbe a breve cambiare per dare apertura a veri e propri processi "lampo" nei confronti dei violatori e sopratutto si tenterà di agire con dei regolamenti atti a portare proprio una precisa normativa atta a contrastare al massimo l'illegalità del settore.

Il Commissario AGCOM Antonio Preto ha anticipato qualche giorno fa che il 24 maggio prossimo sarà svelato il nuovo regolamento volto a contrastare ogni violazione di copyright su Internet. Le procedure che l'AGCOM si appresterà a realizzare sono lineari e quanto mai dirette. In pratica a seguito di possibili segnalazioni di violazione dei diritti nei confronti di un determinato autore, una specifica squadra dell'azienda italiana, procederà alla comunicazione della diffida al sito pirata entro due giorni dall'avvenuta comunicazione. A questo punto il titolare del sito contestato avrà tempo 10 giorni per difendersi per vie legali nei confronti del Garante, visto che per regolamento futuro il processo dovrà chiudersi entro ulteriori 15 giorni.

In questo caso la novità rispetto al passato sembra essere la celerità di azione dell'AGCOM nei confronti dei violatori di diritti d'autore, vista la velocità con cui gli stessi trasgressori riescono a creare propri file. Secondo alcune analisi realizzate dalla Commissione Europea, infatti, si scopre che le imprese cinematografiche vengono colpite maggiormente nei primi 7 giorni dall'uscita del film o del prodotto in generale, quando il download dello stesso raggiunge livelli incredibili da parte degli utenti.

Già in passato, il Garante ha messo a punto delle ipotesi di regolamentazione. Ma i tempi per chiudere i processi ai sospettati arrivavano a 60 giorni. Soluzione che la Commissione UE ha bocciato. Ora noi vogliamo quasi dimezzare l'attesa, portandola a soli 35. Noi non puntiamo ad oscurare l’intero sito. Sarebbe come sottoporre a intervento chirurgico chi ha un'unghia incarnita. Ci limiteremo adisattivare i link che portano alle opere trafugate.

Il Commissario AGCOM, Antonio Preto

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Una lotta che sembra dunque avere nuove prospettive nei confronti dei "pirati" dei diritti di autore, anche se, come spesso accade in Italia, la realizzazione dei nuovi regolamenti potrebbe essere veritiera sulla carta e non tanto sui fatti. Se, infatti, il commissario AGCOM aveva parlato di tali nuove procedure, oggi si scopre che lo stesso ha rilasciato alcune dichiarazioni sul proprio blog, sulla mal interpretazione delle sue frasi.

L'AGCOM non ha ancora preso alcuna decisione per regolamentare il diritto d'autore online né ha esaminato alcun provvedimento in materia.La nostra riflessione sull'argomento è appena iniziata e proseguirà nelle prossime settimane anche attraverso iniziative pubbliche che mirano a raccogliere opinioni, spunti e suggerimenti per affrontare un tema la cui complessità e delicatezza è sotto gli occhi di tutti. È in quest'ottica che abbiamo organizzato per il prossimo 24 maggio a Roma un workshop che vedrà la partecipazione di esperti italiani ed internazionali, chiamati a discutere di questo tema e a fornire materiale utile a definire le linee di un possibile intervento in un confronto libero e trasparente.

Nessuna vera decisione attuativa dunque per il momento. Il temuto nuovo regolamento sembra una ipotesi non troppo remota che deve essere discussa e puntualizzata in tutto e per tutto. Chissà se il Garante per le comunicazioni riuscirà a difendere le aziende cinematografiche o musicali che non vogliono piegarsi più alla pirateria e ai soldi che ogni anno vanno in fumo per colpa dell'ecosistema parallelo?

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