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Apple e Ferrari, matrimonio di lusso in vista

Con l’ingresso di Eddy Cue nel Cda di Maranello si delinea una partnership di altissimo livello tra Cupertino e la “rossa” italiana. Apple compie un enorme passo avanti nell’integrazione di iOS nelle vetture automobilistiche dopo i numerosi accordi presi con altri produttori come GM, Mercedes e BMW.
A cura di Angelo Marra
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La Mela incontra il Cavallino Rampante e all'orizzonte si profila uno dei matrimoni del secolo. E' noto ormai che da tempo Cupertino è alla ricerca di partnership con i produttori automobilistici per integrare iOS nelle autovetture di prossima generazione ed il passaggio "storico" compiuto con l'ultima versione di Siri rappresenta un giro di boa di notevole importanza. Il nuovo assistente di Apple infatti è il primo dotato della funzione "eyes free", il cui sviluppo è stato certamente concepito per consentire all'automobilista l'utilizzo senza distogliere lo sguardo dalla strada, un passaggio fondamentale per rendere l'iPhone car-friendly. Subito dopo la sua presentazione, a giugno di quest'anno, Apple ha annunciato di aver chiuso una partnership con ben nove produttori automobilistici, GM Chevrolet, BMW, Mercedes-Benz, Land Rover, Jaguar, Audi, Toyota, Chrysler e Honda per integrare iOS nella prossima serie di autovetture.

Quella tra Ferrari e Apple però non sembra essere una semplice partnership. L'ingresso nel cda di Maranello di Eddy Cue,  Senior Vice President del settore Software & Internet di Apple nonché personalità di primissimo piano a Cupertino, rappresenta di certo qualcosa di più di un semplice accordo commerciale. Quella che si delinea nel prossimo futuro è la convergenza tra i due leader mondiali nel campo dell'innovazione e del design, un matrimonio che andrà di certo aldilà della semplice integrazione di iOS con le funzioni dell'automobile, un'innovazione interessante ma che di certo può trovare ampio spazio anche nella clientela di fascia inferiore.

La presenza di un' "uomo di Apple" nel cda di Ferrari rappresenta molto più probabilmente la volontà di Cupertino di seguire da vicino un progetto molto importante (tenendo alla larga, allo stesso tempo, i tentacoli di Google da eventuali interessi paralleli), anche se non è stato ufficialmente chiarito quale ruolo avrà Cue nell'azienda. La partnership con Ferrari garantirà ad Apple di poter operare anche nel settore delle auto di lusso, il che, sommato agli accordi stretti con gli altri produttori, copre in pratica l'intero bacino dei consumatori, dalle city car alle rosse fiammanti, ed apre a Cupertino l'ennesimo mercato nel quale imporsi, con ampio vantaggio rispetto agli altri competitors.

Quanto alla Ferrari, come sibillinamente affermato da Montezemolo durante la sua visita al quartier generale di Apple qualche mese fa, nella scelta di un "rapporto" tra la mela e Maranello ha pesato di sicuro la dedizione maniacale di entrambi nei confronti dell'innovazione ma soprattutto nel design, una condizione senza la quale è impossibile accedere al settore delle auto di lusso. In tal senso Apple non ha certo nulla da imparare e dopo l'upgrade tecnico di Siri le carte in regola sembrano esserci davvero tutte per quello che sarà un vero e proprio matrimonio di lusso.

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