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Apple in campo a sostegno dei matrimoni gay

Cupertino è alla guida di una “cordata” composta da big company che ha come scopo quello di esercitare pressione sulla Corte Suprema affinché vengano riconosciuti ed ampliati i diritti delle coppie omosessuali. Una scelta etica ma anche pratica e interessata.
A cura di Angelo Marra
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Cupertino scende in campo (di nuovo) a favore dei diritti degli omosessuali. Da sempre la posizione di Apple nei confronti del tema è sempre stata chiara, con una massima apertura nei confronti della comunità Lgbt, e questa volta l'azienda fondata da Steve Jobs intende guidare un gruppo di multinazionali perchè esercitino pressione sulla Corte Suprema sull'apertura ai matrimoni tra persone dello stesso sesso.

Si tratta di una scelta prevalentemente etica, una sacrosanta battaglia a favore dei diritti delle comunità lgbt ma che non manca di risvolti più pragmatici. Secondo Bloomberg infatti sono sempre più le aziende che individuano nella discriminazione sessuale (che sia interna alla azienda stessa o che sia legata alla società civile all'interno di cui opera) un elemento di disturbo che porta inevitabilmente effetti negativi sulla produzione. Il non poter vivere la propria sessualità in maniera libera, la costante paura di essere giudicati o, peggio ancora, discriminati per le proprie scelte sessuali infatti appaiono come elementi destabilizzanti che minano la tranquillità dei lavoratori e dell'ambiente in cui si muovono ogni giorno.

La posizione di Apple in merito alla questione non è certo una novità, da sempre Cupertino ha portato avanti campagne di sensibilizzazione e donazioni cospicue a favore dei movimenti che tutelano i diritti degli omosessuali. La vera novità è che, questa volta, accanto alla celebre Mela potrebbero affiancarsi altri nomi di altissimo livello come Facebook, Intel, Panasonic, multinazionali miliardarie che hanno scelto di prendere una posizione precisa e chiara sull'argomento.

Il prossimo appuntamento negli Stati Uniti è previsto per la fine di marzo, quando la Corte Suprema dovrà esprimersi in merito a due distinte questioni legate ai diritti degli omosessuali e la speranza di Cupertino è quella di esercitare una certa pressione sui togati perchè si pronuncino a favore della battaglia di libertà.

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