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Apple multata per 1,1 miliardi di euro dalla Francia: ecco perché

La decisione è stata comunicata in queste ore e si riferisce a pratiche anticoncorrenziali e abuso di dipendenza economica nei confronti di una porzione specifica nella sua rete di rivenditori nel Paese. La casa di Cupertino ha già risposto alla notizia della multa annunciando che farà ricorso.
A cura di Lorenzo Longhitano
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In Francia si prospetta il pagamento di una multa piuttosto salata per Apple: un conto da 1,1 miliardi di euro, presentato dall'autorità garante della concorrenza locale per pratiche anticoncorrenziali. L'annuncio è di queste ore: nelle motivazioni connesse alla sanzione la casa di Cupertino è accusata di aver assunto un comportamento anticoncorrenziale nei confronti della sua rete di distributori e rivenditori e per aver esercitato un abuso di dipendenza economica nei loro confronti.

Secondo quanto riferito direttamente dalla presidente dell'autorità garante Isabelle de Silva, il colosso statunitense avrebbe innanzitutto impedito la competizione tra i due grossisti che in Francia si occupano della distribuzione all'ingrosso dei prodotti dell'azienda — ovvero Ingram Micro e Tech Data. Fatta esclusione per gli iPhone, Apple e i due partner di Apple avrebbero accettato di accordare i prezzi dei dispositivi messi in vendita, e di impedire ai distributori di livello inferiore di competere tra loro "sterilizzando di fatto l'intero mercato all'ingrosso per i prodotti Apple".

Non solo: la casa di Cupertino avrebbe impedito ad una intera categoria di negozi sul territorio francese (i cosiddetti "Apple Premium Reseller", indipendenti ma specializzati nella vendita di prodotti Apple e nell'offerta di servizi connessi) di praticare sconti e promozioni sui dispositivi, uniformando così il prezzo al quale questi venivano proposti sul mercato con quello dei distributori che fanno parte della rete interna ad Apple. Infine questi stessi negozi sarebbero stati sottoposti a condizioni commerciali ingiuste e sfavorevoli rispetto agli Apple Store e agli altri negozi interni all'infrastruttura di distribuzione dell'azienda.

I comportamenti dei quali Apple è accusata avrebbero avuto luogo dal 2005 al 2013 e hanno visto multate anche Ingram Micro e Tech Data, con sanzioni rispettivamente da 63 e 76 milioni di euro. La casa di Cupertino dal canto suo ha già avuto modo di rispondere alla notizia annunciando un ricorso.

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