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Apple potrebbe dover pagare una multa da 862 milioni di dollari per aver violato un brevetto

Un tribunale statunitense ha accusato Apple di aver utilizzato una tecnologia brevettata dall’University of Wisconsin per creare i processori inseriti negli iPhone, iPad Mini e iPad Air. Una decisione che potrebbe portare l’azienda di Cupertino a dover pagare quasi un miliardo di dollari in danni all’istituto.
A cura di Marco Paretti
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Apple A9

Un tribunale statunitense ha accusato Apple di aver utilizzato una tecnologia brevettata dall'University of Wisconsin per creare i processori inseriti negli iPhone, iPad Mini e iPad Air. Una decisione che potrebbe portare l'azienda di Cupertino a dover pagare quasi un miliardo di dollari in danni all'istituto. La Wisconsin Alumni Research Foundation ha fatto causa dal Apple durante il febbraio dello scorso anno, affermando che i processori A7, A8 e A8X utilizzati negli iPhone 5S, 6 e 6Plus utilizzano una tecnologia sviluppata all'interno dell'Università americana e brevettata nel 1998.

Il giudice distrettuale William Conley ha spiegato che l'azienda di Cupertino potrebbe essere costretta a pagare fino a 862,4 milioni di dollari in danni per l'utilizzo di questa tecnologia. Una cifra che potrebbe persino aumentare nel caso in cui Apple avesse infranto il brevetto volontariamente, una decisione che sarà presa in seguito alle indagini che saranno avviate nelle prossime settimane. L'azienda ha già provato a contrastare la causa lo scorso aprile, quando si è appellata al Patent and Trademark Office chiedendo di rivalutare il brevetto della WARF, una richiesta poi respinta.

La Wisconsin Alumni Research Foundation è conosciuta come una delle "patent troll" più pericolose. Un termine che indica persone o aziende che brevettano molte tecnologie con l'obiettivo di fare causa a chi poi si ritrova inconsapevolmente ad utilizzarle per i propri prodotti. Il brevetto in questione è già stato utilizzato più volte contro aziende tech, compresa Intel che però è scesa a compromessi prima di avviare il processo. La stessa fondazione ha peraltro fatto nuovamente causa ad Apple lo scorso mese per l'utilizzo di una tecnologia brevettata all'interno dei nuovi processori A9 e A9X, il cuore di iPhone 6S, 6S Plus e del nuovo iPad Pro.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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