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Apple riduce le specifiche di Face ID per velocizzare la produzione? La risposta di Cupertino

A pochi giorni di distanza dall’apertura dei preordini del nuovo iPhone X dalla redazione di Bloomberg giungono nuove indiscrezioni sulla produzione del sensore Face ID.
A cura di Matteo Acitelli
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A pochi giorni di distanza dall'apertura dei preordini del nuovo iPhone X dalla redazione di Bloomberg giungono nuove indiscrezioni sulla produzione del sensore Face ID. Secondo la fonte, infatti, Apple avrebbe permesso alle aziende al lavoro sul sistema di riconoscimento facciale del nuovo iPhone X di "ridurre alcune specifiche di Face ID" per accelerare la produzione dello smartphone. In sostanza il colosso di Cupertino avrebbe accettato una sensibilità leggermente più bassa per il proiettore di punti così da velocizzare i ritmi necessari per la fornitura.

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Come spiegato dai giornalisti di Bloomberg, dunque, Apple avrebbe imposto degli standard di precisione meno rigidi rispetto all'idea iniziale di ricoprire il volto degli utenti con 30.000 punti agli infrarossi per garantire una scansione più profonda e precisa. Tra i partner che sono stati costretti a rallentare la produzione troviamo soprattutto LG Innotek e Sharp che avrebbero dovuto rinunciare ai quattro quinti delle componenti prodotte generando un pesante "collo di bottiglia" per gli ordini. Dall'azienda capitanata da Tim Cook è giunta una nota in cui viene smentito quanto riportato dalla testata americana: "Quanto scritto da Bloomberg è completamente falso".

Ricordiamo che l'iPhone X sarà disponibile per l'acquisto negli Apple Store a partire dal 3 novembre nelle colorazioni argento e grigio siderale. Il modello da 64GB sarà disponibile al prezzo di 1189 euro mentre quello da 256GB costerà 1359 euro. Tutti coloro che desiderano preordinare il nuovo smartphone Apple possono effettuare l'ordine già a partire dalle ore 09:01 del 27 ottobre.

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