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Apple risponde alle pressioni sulla dipendenza da smartphone: “Abbiamo sempre protetto i bambini”

Apple ha risposto alle pressioni degli investitori in merito alla dipendenza dagli iPhone dei più giovani con una lettera nella quale spiega di aver sempre protetto i bambini e di avere in programma la pubblicazione di nuove funzionalità per rendere questi strumenti ancora più funzionali.
A cura di Marco Paretti
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Per Apple non è stato di certo un inizio d'anno semplice. Se non bastasse il polverone di polemiche riguardanti la pratica di "rallentare" gli iPhone per preservare la batteria, l'azienda di Cupertino è stata colpita da una nuova ondata di polemiche a causa di una lettera inviata da due grandi azionisti che le chiedevano di impegnarsi maggiormente per rispondere alla "grave crisi della dipendenza da smartphone nei più giovani". Nella lettera i due investitori, che possiedono 2 miliardi di azioni della mela, hanno chiesto ad Apple di aiutare i genitori a limitare l'utilizzo dello smartphone attraverso una serie di strumenti software e di investigare sull'impatto dell'utilizzare i telefoni per troppo tempo. Oggi l'azienda ha risposto con un'ulteriore lettera nella quale spiega di aver sempre protetto i bambini e di avere in programma la pubblicazione di nuove funzionalità per rendere questi strumenti ancora più funzionali.

L'azienda ha inoltre sottolineato con forza il fatto che la dipendenza da smartphone nei più piccoli è un problema che viene preso molto sul serio. "Riflettiamo in modo approfondito sulle modalità con cui vengono utilizzati i nostri prodotti e sull'impatto che hanno sugli utenti e sulle persone che li circondano" si legge nella lettera. "Prendiamo molto sul serio questa responsabilità e ci impegniamo a soddisfare e superare le aspettative dei nostri clienti, soprattutto quando si tratta di proteggere i bambini”. L'azienda ha inoltre ricordato dell'esistenza dei controlli parentali integrati all'interno di iOS che già oggi aiutano i genitori a moderare contenuti come app, siti web, film, canzoni e libri. Ecco il testo completo della risposta di Apple:

Apple ha sempre protetto i bambini e lavoriamo sodo per creare prodotti potenti che ispirino, intrattengano ed educhino i bambini e aiutino i genitori a proteggerli online. Siamo all’avanguardia nel settore grazie all’offerta di controlli parentali intuitivi integrati nel sistema operativo. Con i dispositivi iOS di oggi, i genitori hanno la possibilità di controllare e limitare l’accesso a contenuti tra cui app, film, siti web, canzoni e libri, così come i dati cellulari, le impostazioni della password e altre funzionalità. Di fatto, qualsiasi cosa un bambino possa scaricare o raggiungere online, può essere facilmente bloccata o limitata da un genitore.

Abbiamo iniziato a fornire questi controlli per iPhone già nel 2008 con l'introduzione dell'App Store, basandoci su ciò che avevamo appreso dall'offerta di funzionalità simili per il Mac alcuni anni prima dell'introduzione di iPhone. Abbiamo anche storicamente curato le nostre piattaforme di contenuti per assicurarci che siano prive di materiale offensivo, come la pornografia, e che i contenuti siano chiaramente etichettati in modo che i genitori possano determinare se un'app, un film o una canzone sono adatti all’età. Naturalmente siamo costantemente alla ricerca di modi per rendere migliore l’esperienza che offriamo. Abbiamo nuove funzionalità e miglioramenti pianificati per il futuro, che aggiungono funzionalità e rendono questi strumenti ancora più robusti.
Riflettiamo in modo approfondito sulle modalità con cui vengono utilizzati i nostri prodotti e sull'impatto che hanno sugli utenti e sulle persone che li circondano. Prendiamo molto sul serio questa responsabilità e ci impegniamo a soddisfare e superare le aspettative dei nostri clienti, soprattutto quando si tratta di proteggere i bambini.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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