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Apple si scusa con la Cina ma il titolo in borsa scende in picchiata

Apple cerca di risolvere le vicende sulla sua politica di servizio ed assistenza in Cina. In borsa però il titolo è sempre più in rosso.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Apple sembra davvero non essere più la stessa di un tempo. La mancanza di Steve Jobs, l'arrivo del diverso Tim Cook e la grande rimonta di Google con Android, sembrano non permettere più alla casa di Cupertino di avere la stessa forza che l'avevano portata sul trono nel campo del Mobile e non solo. Oggi dopo l'obsoleto iPhone e iOS, giungono nuovi problemi sulla garanzia e sull'assistenza nelle terre cinesi.

Il problema nasce tutto da due intense settimane di scontri aperti tra la società di Cupertino e le autorità, ma anche i clienti, cinesi. Scontri aperti sorti dopo le accuse nei confronti proprio di Apple che è stata indicata artefice di aver adottato politiche di Customer Service discriminanti nei confronti dei clienti cinesi, di aver contravvenuto ai periodi di garanzia previsti e di aver addirittura fornito risposte decisamente arroganti e inadeguate alle varie lamentele.

Una situazione deleteria per l'immagine della stessa Apple, la quale ha cercato di porre rimedio tramite una missiva scritta e firmata da Tim Cook e pubblicata direttamente sul sito dell'azienda nelle zone della Cina. Una lette aperta dove il CEO di Cupertino assicura importanti cambiamenti proprio su queste politiche di servizio nelle regioni cinesi. Cook parla di cambiamenti sulle garanzie per quanto riguarda iPhone 4 e iPhone 4S oltre chiaramente ad approntare un programma preciso per l'alta formazione professionale di tutti i dipendenti della società nei negozi ufficiali e per i rivenditori.

Siamo consapevoli della mancanza di comunicazione, che ha portato alla percezione di un atteggiamento arrogante da parte di Apple e al ritenere che non ci curiamo dei nostri clienti. Esprimiamo le nostre più sincere scuse.

Tim Cook, CEO Apple

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[quote|right]|Le quotazioni perdono il 3,11% a 428,91 dollari.[/quote]Non è la prima volta negli ultimi tempi che l'azienda nata con Steve Jobs sia dovuta ricorrere ad una lettera aperta di scuse nei confronti della propria clientela. La prima era giunta qualche mese fa quando l'azienda di Cupertino aveva lanciato nel suo nuovo sistema operativo mobile le proprie Mappe, incassando una vera e propria sconfitta, più di immagine che di problematiche dell'applicazione, che avevano decretato il primo segnale di controtendenza rispetto allo strapotere da sempre posseduto.

Tutto questo chiaramente si traduce in un forte indebolimento dell'azienda, che mai prima d'ora era sopravvenuto. La borsa non ha fatto altro che sottolineare questa debolezza portando il titolo al valore di 428.91 dollari per azione con la perdita addirittura di 3.11%. Un calo dovuto dunque alla situazione burrascosa con il mercato cinese, secondo solo a quello americano per Apple. la quale si somma anche alle indiscrezioni sulla possibile vendita del 10% della società da parte di uno dei suoi maggiori azionisti, Fidelity Contrafund. La strada per Apple sembra essere davvero sempre più in salita e anche gli investitori sembrano pensarla così.

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