Apple si scusa: i comandi a Siri saranno ascoltati solo con il permesso degli utenti
Nelle scorse settimane è emerso da più fonti che la maggior parte delle aziende hi tech che offrono ai propri utenti dei sistemi di riconoscimento vocale basati su intelligenza artificiale impiegano o hanno impiegato personale umano allo scopo di ascoltare e trascrivere manualmente comandi e conversazioni rivolti in realtà ad assistenti vocali e smart speaker; la soluzione serve a migliorare gli algoritmi deputati a svolgere il compito automaticamente, ma averne tenuto nascosto l'impiego ha messo alla gogna le aziende coinvolte. Per questo Apple — che ha adoperato sistemi simili per migliorare la sua assistente digitale Siri — in queste ore ha deciso di scusarsi con i propri utenti per essere stata poco chiara sulle modalità della procedura e ha annunciato dei cambiamenti al riguardo.
Le scuse di Apple
La società ha pubblicato sul proprio sito una dichiarazione nella quale racconta innanzitutto come funziona il sistema di revisione delle clip audio dei suoi utenti. Come hanno già assicurato anche le altre aziende coinvolte nello scandalo, solo una minima parte degli scampoli destinati ai suoi sistemi di riconoscimento vocale — circa 1 su 500 nel caso di Apple — viene analizzata da personale in carne e ossa, e in ogni caso non prima di essere stata resa anonima. Apple si è poi scusata con gli utenti e ha ribadito di aver già interrotto il programma di miglioramento, che sarà riavviato questo autunno con modalità decisamente meno intrusive e due livelli di sicurezza aggiuntivi per la privacy degli utenti.
I cambiamenti al sistema
Innanzitutto il normale sistema di miglioramento del riconoscimento vocale sarà automatizzato: le trascrizioni da analizzare saranno generate automaticamente, in un tentativo di autocorrezione di un algoritmo da parte di un altro; resta possibile che personale umano venga incaricato di correggere le trascrizioni, ma gli audio saranno cancellati immediatamente. Gli utenti potranno comunque concedere alla società di far ascoltare i propri audio (sempre facendo in modo che gli addetti non possano risalire all'identità di chi parla); questo però accadrà solo se desiderato, mentre per impostazione predefinita il sistema lavorerà con le trascrizioni automatiche già descritte. Infine, anche se gli utenti dovessero decidere di dare il proprio consenso all'iniziativa, potranno essere certi che a effettuare le trascrizioni ci sia solo personale Apple.