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Apple, Tim Cook incontrerà gli studenti di Firenze per “Quotidiano in classe”

Tim Cook torna in Italia per i 18 anni dell’iniziativa “Quotidiano in classe”. Il prossimo 13 ottobre l’amministratore delegato di Apple sarà a Firenze per incontrare mille studenti nell’ambito dei “Nuovi incontri per il futuro”.
A cura di Matteo Acitelli
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Tim Cook torna in Italia per i 18 anni dell'iniziativa "Quotidiano in classe". Il prossimo 13 ottobre l'amministratore delegato di Apple sarà a Firenze per incontrare mille studenti nell'ambito dei "Nuovi incontri per il futuro", una serie di appuntamenti organizzati dall'Osservatorio Permanente Giovani-Editori (Opge) che permette ai ragazzi delle scuole superiori di incontrare i big dell'economia mondiale.

Negli ultimi quattro anni il progetto ha visto la partecipazioni di numerose celebrità tra cui il fondatore di WhatsApp Jan Koum, il presidente di Google Eric Schmidt ed il CEO di 21st Century Fox James Murdoch. Il prossimo personaggio con il quale gli studenti potranno confrontarsi è proprio il numero uno di Apple Tim Cook che sarà a Firenze il 13 ottobre, così come annunciato dal fondatore e presidente dell'Opge Andrea Ceccherini.

Il progetto dell'Osservatorio Permanente Giovani-Editori è nato 18 anni fa con l'obiettivo di sviluppare il pensiero critico degli studenti delle scuole superiori attraverso la lettura commentata in classe dei principali quotidiani: "Un esercizio fondamentale in una società democratica. Un esercizio che l’Osservatorio intende calare sempre più nella contemporaneità, tenendolo all’assoluta avanguardia nell’era digitale, per farne un modello di riferimento a livello globale". Questo aiuta i giovani a sapersi orientare anche all'interno dei social network dove le fake news sono all'ordine del giorno. Grazie a questa attività i ragazzi riescono a riconoscere l’attendibilità di una notizia. Negli ultimi mesi inoltre è stato realizzato un think tank internazionale di cui fanno parte anche i direttori esecutivi di The New York Times, The Wall Street Journal e Los Angeles Times, un'idea nata con l'obiettivo di fare del progetto di media literacy dell'Osservatorio un esempio da seguire a livello globale.

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