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Arriva WhatsApp Pay, per inviare soldi a negozi e amici

Lo ha annunciato Mark Zuckerberg in queste ore: il servizio giungerà nei prossimi sei mesi anche fuori dall’India, dove ha debuttato. Permetterà di effettuare transazioni dal telefono verso negozi fisici, siti web e altri utenti della piattaforma di messaggistica istantanea, prendendo a modello l’app cinese Wechat.
A cura di Redazione Tech
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Il progetto Libra — la criptovaluta annunciata da Facebook a metà dell'anno scorso — sembra essere a un punto di stallo, ma questo non vuol dire che il social network guidato da Mark Zuckerberg abbia intenzione di gettare la spugna per quel che riguarda l'ingresso nel settore dei pagamenti digitali. A ricordarlo è stato lo stesso numero uno del gruppo in queste ore, anticipando come nei prossimi mesi approderà in diversi Paesi del mondo un sistema legato alla piattaforma di messaggistica istantanea WhatsApp, ovvero WhatsApp Pay.

Il servizio è stato inaugurato nel 2018 sotto forma di test in alcune zone dell'India, ma ora Facebook sembra pronto a lanciarlo su più vasta scala, in un certo numero di Paesi e nei prossimi sei mesi. Il funzionamento è semplice e prevede di legare all'account WhatsApp di un utente le informazioni relative alla sua carta di credito o — se inesistente — al suo conto corrente; i pagamenti effettuati tramite WhatsApp risulteranno così come spese sulla carta o addebiti sul conto. Le transazioni potranno essere di due tipi: da una parte ci saranno quelle in direzione di esercizi commerciali o siti web — per pagare prodotti o servizi online, ma anche per saldare il conto di eventuali ristoranti e negozi che supporteranno WhatsApp Pay; dall'altra i trasferimenti di denaro tra utenti, che potranno prestarsi qualunque somma in pochi tocchi del telefono.

In Italia qualcosa di simile esiste già con Satispay, startup nostrana attraverso i cui servizi è possibile pagare con lo smartphone anche bollettini, ricariche telefoniche, multe e molto altro. WhatsApp Pay potrebbe arrivare a integrare questi servizi aggiungendo al tutto il supporto di una piattaforma di messaggistica già utilizzata da una buona fetta di popolazione. Il modello di Zuckerberg per lo sviluppo del suo servizio insomma è quello di WeChat, piattaforma cinese partita proprio dalla messaggistica istantanea ma che poi — sbarcando nel settore dei pagamenti — ha invaso ogni settore dell'ecommerce e dei servizi digitali.

Per sapere che tipo di successo potrà avere WhatsApp Pay occorrerà dunque aspettare: Facebook non ha specificato in quali Paesi debutterà la novità, ma se anche l'Italia non dovesse essere tra i primi da qui sarà comunque possibile osservare l'evoluzione del servizio in attesa del suo arrivo.

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