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Be On: i top manager parlano del business e del native advertising [VIDEO]

L’intervista esclusiva ai top manager internazionali di Be On, divisione di AOL Networks focalizzata sul branded video content ed il native advertising. Conosciamo le aree di business, le specificità e criticità dal native advertising e le difficoltà incontrate nell’ingresso nel mercato italiano, ancora culturalmente immaturo.
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Abbiamo dato nelle scorse settimane la notizia del nuovo servizio di distribuzione video lanciato da AOL Networks, Be On. Si tratta di una nuova piattaforma globale end-to-end per la distribuzione di branded content multi-piattaforma in cui confluiscono GoViral, leader per la distribuzione video, e AOL Studios.

Story-telling, servizi brandizzati, content syndication e native advertising sono i focus del business di Be On, che crea e sviluppa piani di distribuzione per 16 canali verticali e gestisce un network di oltre 40.000 editori, in più di 90 Paesi nel mondo, con i suoi uffici in UK, USA, Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Danimarca, Svezia, Norvegia e Italia.

Create, Syndicate e Measure sono i tre asset principali su cui fa perno la strategia di Be On e che ruotano attorno ad altri due fattori assolutamente fondamentali, ovvero targettizzazione e personalizzazione.

Be On permette agli inserzionisti di personalizzare i video attraverso skin personalizzate, social feed e link a contenuti di approfondimento, per renderli interattivi ed adattabili ad ogni device. I manager dichiarano che usufruendo del loro ampio network di publisher la piattaforma può raggiungere fino a 900 milioni di utenti unici, distribuendo in maniera capillare i contenuti ospitati. Gli analytics, infine, consentono di misurare le performance, le impression e le view.

Dopo questa rapida fotografia del servizio Be On, occorre capire realmente cosa faccia la differenza in Be On rispetto ad altri competitor e quali possono essere considerate, invece, le debolezze del business. Per conoscere meglio questa realtà, la strategia adottata, le difficoltà incontrate – se ci sono state – nell'entrare nel mercato italiano dove questi concetti sono ancora acerbi ed il mercato richiede un'educazione all'advertising non convenzionale – rispetto ai mercati europei ed americano, più avanti in tal senso – abbiamo intervistato i top manager di Be On, in rappresentanza del mercato europeo ed italiano.

Luke Aviet e Mads Holmen, Managing Director e Planning Director per l'Europa, e Georgia Giannattasio, Managing Director per l'Italia, hanno risposto alle nostre domande, consentendoci anche di approfondire i concetti del native advertising, per capirne la differenza rispetto ad altri canali e l'efficacia, alla luce anche di un recente report sull'argomento pubblicato da Nielsen.

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La Managing Director per l'Italia ci ha fornito, inoltre, i dettagli della campagna che Be On ha recentemente lanciato per la AS Roma.  Per celebrare i 20 anni di carriera del capitano, Francesco Totti, la squadra ha realizzato, con il team di Be On, un video che sarà oggetto di un programma di content syndication in Asia, Nord America e Europa. Il film  racconta lo svolgimento di una giornata-tipo nella vita di Totti e nella vita di Pepe, un tifoso della Roma.

Ultimo progetto che la Giannattasio approfondirà in intervista è la collaborazione con UniCredit per la distribuzione unconventional dei tre nuovi video dedicati all’offerta “Servizi Innovativi”, che promuove le funzioni multicanale della banca, tra cui il mobile banking.

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