Branch Out: spopola su Facebook la app per professionisti

Chiunque di voi abbia mai utilizzato LinkedIn non sarà affatto sorpreso da Branch Out, la nuova app Facebook dedicata al mondo del lavoro. Un'app così chiaramente ispirata al social network del "collocamento" per eccellenza, da essere direttamente connessa ad esso. All'avvio dell'app, infatti, Branch Out consente a chiunque abbia un profilo LinkedIn di esportare i propri dati senza dover perdere ulteriore tempo a caricare informazioni concernenti lavoro ed istruzione. Ma l'obiettivo finale di Branch out, chiaramente, non è certo quello di creare un clone del social network di Reid Hoffman, ma di sostituirsi ad esso.

Per molti sarà una sorpresa scoprire che LinkedIn è ben più anziano di Facebook, e si è affacciato al web nell'ormai lontano 2003 e, stando ai dati di questo inizio 2011, ha raggiunto ben 90 milioni di iscritti. Ragion per cui, recentemente, si è vociferato a proposito di una sua prossima quotazione in borsa. Nonostante questo dato, però, si tratta pur sempre di un network professionale che, malgrado l'enorme crescita registrata nell'ultimo anno, non può aspirare ai numeri di un network iper-generalista come Facebook.

Tutto quello che Branch Out fa, comunque, è mettere in relazione su base lavorativa tutti gli amici che ognuno di noi ha all'interno del profilo. Come LinkedIn, l'applicazione inserisce nella rete anche "gli amici degli amici" (2nd degree connections) ed ha una sezione dedicata alle proposte lavorative. L'app sta riscuotendo un grosso successo negli Stati Uniti, e non è detto che il social network di Hoffman non debba cominciare a guardare con occhio torvo all'avanzamento di quest'app. Finora, infatti, LinkedIn non ha mai avuto rivali di peso ed è cresciuto in maniera del tutto indisturbata.

C'è solo un aspetto di Branch Out che crea non pochi fastidi: il fatto che ogni minima azione effettuata venga notificata sul profilo. Se, ad esempio, invitate 15 amici a far uso dell'app, compariranno 15 inviti sulla vostra bacheca. Questa, per molti, rappresenta una vera e propria operazione di spam, altri lo considerano un semplice modo per raccogliere email e fare business. Qualunque cosa sia, vedersi la bacheca invasa da notifiche a senso unico non è piacevole.