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Brasile, WhatsApp torna online e Zuckerberg invita a scendere in piazza

A distanza di 24 ore dalla nuova sospensione, WhatsApp è nuovamente utilizzabile in Brasile. Un giudice ha emanato un nuovo provvedimento che annulla la sospensione decisa il 2 maggio scorso da Marcelo Maia Montalban, lo stesso che aveva deciso la prima sospensione del dicembre scorso. E Zuckerberg invita a scendere in piazza per sostenere Internet libero nel paese.
A cura di Francesco Russo
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A distanza di 24 ore dalla nuova sospensione, WhatsApp è nuovamente utilizzabile in Brasile. Un giudice ha emanato un nuovo provvedimento che annulla la sospensione decisa il 2 maggio scorso da Marcelo Maia Montalban, lo stesso che aveva deciso la prima sospensione del dicembre scorso. Ancora una volta il provvedimento è stato sospeso e i 100 milioni di utenti possono continuare ad utilizzare l'app di messaggistica istantanea. Non appena si è diffusa la notizia, Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, l'azienda proprietaria di WhatsApp, e Jan Koum, co-fondatore di WhatsApp, hanno voluto manifestare tutta la loro soddisfazione. Sulla vicenda era intervenuto anche Joao Rezende, presidente di Anatel, l'Agcom brasiliana, il quale ha definito il provvedimento di blocco "una misura sproporzionata che punisce gli utenti".

Appena appresa la notizia Mark Zuckerberg ha pubblicato un post su Facebook dove ha manifestato la sua soddisfazione e ha ringraziato la comunità per il sostegno dato in questi due giorni, ancora una volta. Ma non ha mancato l'occasione per definire questa nuova sospensione come un atto spaventoso per la democrazia:

WhatsApp è ora di nuovo online in Brasile! Le vostre voci sono state ascoltate ancora una volta. Grazie alla nostra comunità per averci aiutato a risolvere questo caso. Detto questo, l'idea che in Brasile, in una democrazia, può essere negata la libertà di tutti di comunicare nel modo che preferiscono, è molto spaventoso".

E poi fa appello a tutti affinché firmino la petizione su Change.org che chiede che Internet sia libero in Brasile e partecipino ad un evento a Brasilia per domani dove si parlerà sull'importanza di connettere le persone.

Anche Jan Koum non ha fatto mancare il suo intervento su Facebook. Un breve post in cui ha ribadito la posizione di WhatsApp, ossia quella di non voler indietreggiare e di "non voler compromettere la sicurezza delle persone". Koum spera anche che questa decisione possa spingere tutti a sostenere Internet libero e sicuro.

La sospensione emanata lunedì scorso dal giudice Marcelo Maia Montalban intimava gli operatori telefonici del paese, Tim, Vivo, Claro, Nextel e Hi a sospendere l'utilizzo dell'app per 72 ore. Nelle ore successive, dopo che in tutto il Brasile si risollevava il problema di come garantire la sicurezza dei cittadini e la libertà di utilizzo di Internet, l'associazione che raggruppa le compagnie telefoniche del paese aveva confermato di voler mantenere la sospensione di WhatsApp.

Il provvedimento di sospensione era stato emanato per costringere WhatsApp, ancora una volta, a prendere parte attiva nelle indagini che riguardano traffici di sostanze stupefacenti, vale a dire mettere a disposizione i propri server alle autorità brasiliane convinte che WhatsApp gestisca le conversazioni degli utenti. È un caso questo che certamente non mette fine al braccio di ferro in atto tra autorità brasiliane e WhatsApp. Vedremo quale sarà l'evoluzione nei prossimi giorni.

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