Buon Compleanno iMac
Sono passati 15 anni. Esattamente 15 anni da quel 7 maggio 1998, quando l'allora giovane Steve Jobs in giacca e camicia presentò al mondo intero il primo vero iMac della storia di Apple. Un computer che avrebbe in qualche modo rivoluzionato il mondo della tecnologia. Un computer che per la prima volta non possedeva un display separato dal comparto hardware ma tutto era assemblato assieme, tutto era "all-in-one".
Un prodotto a cui l'azienda di Cupertino aveva lavorato da molto tempo e con grande sforzo da parte di tutto lo staff. Un dispositivo che oltre ad avere un design decisamente accattivante per quei tempi si presentava agli occhi degli utenti con il libretto delle istruzioni più breve al mondo: lo stesso infatti constatava solamente di poche pagine che descrivevano come connetterlo alla rete elettrica e quindi premere il pulsante di accensione.
Inizialmente il nome scelto dal grande mentore di Apple era MacMan. Poi grazie al suggerimento del grande Kan Segall venne posto il famoso prefisso "i" che divenne il vero simbolo, oltre la mela morsicata, di Apple e della propria filosofia iniziale che vedeva nella triade di internet, individualità e innovazione, i baluardi fondamentali per affrontare il mondo e gli avversari. Per la prima volta un computer dedicato al grande pubblico metteva tra i suoi primari obiettivi l'estetica. Quello che differenziava l'iMac dai precedenti computer Apple infatti non era tanto la tecnologia inclusa nel computer quanto l'esterno del computer: il primo iMac, riprendendo l'ispirazione del proprio capostipite, il Macintosh 128K del 1984, inglobava in un unico elemento il monitor, la CPU ed il drive, ma questa volta il computer si distingueva per le linee curve e la scocca realizzata con plastiche trasparenti e colorate. Questa attenzione per l'estetica accompagnava anche gli accessori che seguivano lo stile dell'unità base, come il mouse perfettamente circolare.
La massima attenzione per il suo semplice utilizzo fu la seconda caratteristica dell'iMac dopo il suo design. In pieno stile Apple, infatti, il nuovo iMac non avrebbe avuto nessun "terzo passaggio" come dichiarò l'attore Jeff Goldblum nello spot promozionale televisivo. Nessuno era stato mai capace di creare un prodotto semplice ed immediato proprio come fece Apple con il suo primo All-in-One. Il computer era stato progettato tenendo conto dell'ergonomia e alcuni elementi come la porta seriale, e il floppy disk vennero eliminati dato che erano ritenuti anacronistici. Al loro posto venne introdotto lo standard USB, che consentiva prestazioni migliori e molti meno problemi di configurazione per l'utente. Montava un processore PowerPC G3 a 233 Mhz e una scheda grafica ATI Rage Iic con 2 Megabyte di memoria. Numeri incredibili rapportati alle schede tecniche che oggi posseggono gli iMac 2013.
iMac fece la storia. Creò un nuovo modo di vedere il personal computer. Fu un grande successo in ogni dove e diede la possibilità ad Apple e a Steve Jobs di svoltare e prepararsi per i successi ripetuti nei successivi anni. Prodotti sempre pronti a soddisfare l'utente e sempre pronti a dare quel qualcosa in più nel design soprattutto che i molti concorrenti odierni ancora non riescono a raggiungere.
Buon Compleanno iMac. Mille ancora di questi giorni.