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ByteDance, proprietaria di TikTok, potrebbe lanciare la sua IPO nel 2020

Secondo il quotidiano economico-finanziario Financial Times, ByteDance, la società proprietaria di TikTok, fenomeno del momento anche in Italia, starebbe per lanciare la sua IPO. Anche se, per il momento, la start-up cinese smentisce.
A cura di Francesco Russo
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Secondo il quotidiano economico-finanziario Financial Times, ByteDance, la società proprietaria di TikTok, fenomeno del momento anche in Italia, starebbe per lanciare la sua IPO, Offerta Pubblica Iniziale, a Hong Kong già entro i primi tre mesi del 2020. ByteDance è proprietaria non solo di TikTok, Douyin in Cina, ma anche di tante altre app come Toutiao, un popolare aggregatore di notizie. Il valore della società, secondo alcuni esperti, sarebbe già di 75 miliardi di dollari, rendendola così la startup più preziosa al mondo, effetto del round di finanziamento di 3 miliardi di dollari da SoftBank, che ha fatto raddoppiare il suo valore rispetto all'anno precedente. Lanciare una IPO di fatto, come evidenzia FT, cristallizzerebbe i guadagni per gli investitori che prima di altri hanno creduto nelle potenzialità della start-up cinese, come il ramo cinese di Sequoia Capital e come la stessa Soft Bank che in questo modo potrebbe recuperare un po' viste le performance deludenti di Uber e WeWork. ByteDance, in risposta ai rumors di FT, ha smentito di lavorare su una IPO.

Anche per ByteDance sarebbe arrivato il momento di lanciare la sua IPO, già entro i primi tre mesi del nuovo anno. Ad avanzare questa ipotesi, secondo informazioni verificate, è il quotidiano economico-finanziario Financial Times. Una indiscrezione che proietterebbe la startup cinese tra le più performanti del momento, a conferma del grande successo che sta ottenendo TikTok in tutto il mondo, Italia compresa.

Il valore della società in pochi anni ha già raggiunto la cifra di 75 miliardi di dollari, il che proietta tra le startup più "preziose" del mondo nel panorama tech. Un effetto del finanziamento da 3 milioni di dollari ricevuto da Soft Bank che ha contribuito quindi a raddoppiare il valore di ByteDance.

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Un'idea suggestiva quella della IPO proprio ad Hong Kong, e non a New York, nonostante le rivolte che per mesi hanno interessato la città, che permetterebbe a Soft Bank, una delle prime a credere nelle potenzialità della start-up, a recuperare sugli investimenti.

Senza dubbio TikTok è il fenomeno del momento, ma è anche il caso di segnalare la grande pressione politica che ByteDance sta vivendo in queste settimane. In India una parte dei politici locali hanno accusato TikTok di incitare all'odio razziale e di diffondere la pornografia. L'applicazione è stata anche vietata all'inizio di quest'anno per un breve periodo. E le cose non vanno meglio negli Usa, dove i senatori Charles Schumer e Tom Cotton la scorsa settimana hanno chiesto ai funzionari dell'intelligence americana di indagare su TikTok sui "rischi per la sicurezza nazionale derivanti dal suo crescente utilizzo".

E proprio per cercare di affrontare questa situazione negli Usa, ByteDance sta anche assumendo una serie di ex funzionari statunitensi in modo da rispondere alle preoccupazioni sollevate dai membri del Congresso, sia repubblicani che democratici, nei confronti delle aziende cinesi. ByteDance a settembre ha realizzato ricavi compresi tra i 7 e gli 8,4 miliardi di dollari per il primo semestre dell'anno e ha registrato un utile in giugno.

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