“Cambiamo Tutto!”, Riccardo Luna dichiara in un libro il suo amore per la rete
Riccardo Luna è un inguaribile ottimista. Traspare in maniera più che chiara dalle pagine del suo libro Cambiamo Tutto!, una sorta di Manifesto dell'era della rete, ed è lui stesso ad ammetterlo chiosando la sua opera. Anzi, forse la definizione più calzante è quella offerta da Eugeny Morozov, che lo ha definito un "tecno-utopista", seppure in un contesto e per motivi differenti. Nel suo ultimo lavoro infatti Luna dismette gli abiti del giornalista tradizionale e si cala nel ruolo romantico dell'innamorato, pronto a tessere le lodi della sua bella e ad esaltarne (solo) le virtù. Così il testo raccoglie decine di aneddoti e storie che riscaldano il cuore, una ventata di energia e di ottimismo mai così necessario come in questo periodo, ma si tratta di una fotografia parziale della realtà, edulcorata dai riflessi più cupi (se si esclude la scarsa simpatia nei confronti di una certa classe politica, additata come una delle cause dell'arretratezza del nostro Paese, che traspare in diversi passaggi del libro).
Vista la lunga e vasta esperienza di Luna nel settore, sono certo che si tratti di una scelta ben precisa, una ferma volontà di puntare il riflettore solo su storie di successo, storie di chi ce l'ha fatta, piuttosto che unirsi al coro di chi non fa altro che rimarcare il digital divide tecnico e culturale che affligge l'Italia. In quest'ottica l'autore di Cambiamo tutto! si dimostra raffinato ed attento, non ricorre alle solite leggende inflazionate ed abusate dei vari Zuckerberg, Jobs, Brin & Page, ma ci lascia sognare con nomi e cognomi di persone comuni, dei classici vicini della porta accanto che grazie alla rete (quella fisica e quella fatta di persone) sono riuscite ad esprimere un potenziale creativo che altrimenti non avrebbe mai visto la luce.
La scelta delle storie raccontate è sinonimo della sensibilità e dell'amore concreto e reale per internet da parte di Luna. In nessun caso infatti si accosta la parola "successo" a "ricchezza", come a voler ridisegnare i parametri di valutazione che stabiliscono la vittoria o la sconfitta come un qualcosa di indissolubilmente legato al profitto. Negli ultimi anni il web ci ha regalato centinaia di storie di giovani poco più che ventenni che, grazie alla giusta intuizione, hanno fatto più soldi di quanti siano in grado di spendere ma qui non si parla di amore per la rete e il networking ma semplicemente di chi "sfrutta" la rete per scopi commerciali, per fare business. Luna ci racconta invece di giovani startupper improvvisati che rinunciano a potenziali super stipendi o poltrone in qualche multinazionale per continuare la loro opera di innovazione a scopo sociale, di persone che amano così tanto la possibilità di scambiare condividere esperienze e conoscenze che mai la baratterebbero con il più cospicuo degli emolumenti. Giovani e meno giovani che vedono nel fallimento non una macchia, un motivo di vergogna, ma solo la base di partenza per una nuova avventura, a prescindere dai campi di applicazioni.
Perchè Luna crede davvero alla profonda rivoluzione che internet ha portato nella nostra società, una rivoluzione che va ben oltre le possibilità "tecniche" offerte da fibra, satellite e così via, una rivoluzione che parte da dentro di noi e riscrive il modo in cui concepiamo la società ed il nostro ruolo al suo interno. Un cambio di rotta diametrale rispetto all'individualismo, la collettività che si riappropria della sua natura originale, di scambio e mutuo soccorso. In Cambiamo Tutto! sono molte le storie reali, concrete, tangibili, molte delle quali accadute in Italia (nessuna magia della Silicon Valley quindi), ma è qui che forse Luna compie l'unico errore di ingenuità, nella convinzione che certe pratiche e certi atteggiamenti possano trovare terreno fertile nell'ampio ventaglio dell'umanità. Il principio di collaborazione e cooperazione di braccia e cervelli in favore del bene comune, così sapientemente raccontata nei diversi capitoli del libro, non è certo una teoria innovativa introdotta da internet e dalle potenzialità della rete, eppure fatica ancora ad affermarsi nella maggior parte delle persone, nonostante la crisi economica ma soprattutto sociale che è derivata da decenni di esasperazione dell'individualismo.
Perchè internet e la rete dovrebbero cambiare tutto questo? Invertendo la domanda, anche nei momenti più bui e drammatici della storia, sono mai mancate storie di successo, di generosità, di fratellanza? Ed hanno rappresentato casi isolati oppure sono state l'inizio di una "rivoluzione" che non c'è mai stata? Ecco, è proprio qui che Luna si dimostra più tecno-utopista che ottimista, scorgendo in casi isolati il vento di un cambiamento che una filosofia (più che uno strumento) come la rete non può fare da sola. "Fatta la rete", potremmo dire, "ora dovremmo fare gli utenti", ed è qui che le cose si fanno decisamente più difficili. E' chiaro che mi auguro di sbagliare, spero con il cuore che i presagi individuati da Luna siano davvero il primo passo verso un cambiamento radicale della nostra società e del modo di rapportarci agli altri e che il suo sguardo da giornalista navigato ed esperto sia sia spinto oltre nella giusta direzione. Quale che sia la vostra posizione comunque, il mio consiglio è di non farsi scappare questo libro, leggero, ben scritto e privo di inutili tecnicismi o linguaggi da "evangelisti" e che tra le altre cose contiene molte informazioni davvero interessanti su alcuni aspetti della rete che spesso non vengono presi in considerazione e che ci danno la misura di quanto siano vaste le direzioni nelle quali internet può essere un formidabile aiuto.