Il caso Berlusconi-Ruby monopolizza il Web: ecco i trends dalla rete
L'informazione politica italiana è ormai monopolizzata dal caso Berlusconi-Ruby e, più in generale, dall'inchiesta portata avanti dalla procura di Milano che vede il Presidente del Consiglio italiano indagato per concussione e prostituzione minorile. A sostegno delle accuse è stato presentato un cospicuo malloppo di documenti, contenente 389 pagine di intercettazioni, in cui più attori asseriscono, svariate volte, che Berlusconi avrebbe accolto ragazze in casa sua e che le avrebbe pagate in cambio di sesso e "sedute" di bunga bunga.
Chiunque volesse trovare riscontro a quanto fin qui dichiarato, non dovrà far altro che spulciare tra le trascrizioni delle intercettazioni presenti sul web dallo scorso lunedì. Il documento si è diffuso rapidamente via Twitter, Facebook e svariati blog, è stato poi rimosso da Dagospia, per poi ricomparire, ma senza i numeri di telefono. Non vogliamo ora soffermarci su valutazioni circa la legittimità di questa pubblicazione, non è compito nostro dissertare in materia di giurisprudenza, quello che ci preme sottolineare in questa sede, invece, è la reazione generale del web 2.0 alla notizia dell'incriminazione di Silvio Berlusconi per reati connessi alla prostituzione.
Naturalmente, non parliamo certo di una notizia "di primo pelo", qualche anticipazione sulla ben più spinosa e complessa vicenda Ruby ci era già stata offerta nel mese di ottobre. A dicembre, poi, sono arrivati i cables di WikiLeaks che parlavano di festini selvaggi e della preoccupazione internazionale circa le imprese del Presidente del Consiglio.
Ma la vera bomba è scoppiata qualche giorno fa, e se (all'inizio) la rete aveva sì reagito, ma con un certo equilibrio tra le posizioni, ora il coro di indignazione che attraversa il web 2.0 sembra parlare quasi all'unisono, senza troppe sfumature, e con toni di pressoché unanime condanna.
Google Insight
Per comprendere come il web abbia accolto lo scandalo in questione, abbiamo deciso di "fotografare" tutti i principali strumenti della rete in relazione alla chiave di ricerva "Berlusconi". Cominciamo, quindi, con l'immagine che scaturisce dalla ricerca della parola chiave all'interno di Google Insight, un tool che consente di avere una panoramoca completa rispetto all'interesse della rete per un determinato topic. Inserendo la parola "Berlusconi" e chiedendo i dati relativi all'ultima settimana, il risultato è il seguente. (Tutti i dati fanno riferimento alla giornata del 20/01/2011).
Google Search
Per quel che, invece, concerne le ricerche su google.it, la chiave di ricerca Berlusconi Ruby è seconda soltanto a quella "Berlusconi Bestemmia", relativa alla vicenda che vide il premier italiano coinvolto da una lieve ondata di scandalo per il racconto di una barzelletta decisamente poco elegante che aveva come oggetto Rosy Bindi e che terminava con una bestemmia. Bestemmia che, però, le alte gerarchie vaticane sostennero andasse "contestualizzata".
Google News
Anche la sezione news di Google è sostanzialmente monopolizzata dalla questione in oggetto, ma stavolta la chiave "Berlusconi Ruby" supera persino la chiave "Berlusconi" e al terzo posto troviamo "Berlusconi Ballarò", in relazione alla puntata del programma di Floris che ha visto il rifiuto del presentatore di rispondere all'ennesima telefonata del premier.
Dal punto di vista internazionale, invece, inserendo la parola "Berlusconi" all'interno di Google News USA troviamo "Berlusconi Ruby" al primo posto, "Berlusconi" al secondo e "Berlusconi Bunga Bunga" al terzo. Di questa immagine, però, vogliamo sottolineare un altro altro aspetto, ovvero il curioso abbinamento del nome del premier italiano al personaggio di "Hitler" che compare all'ottavo posto.
I primi tre articoli internazionali connessi alla chiave di ricerca "Berlusconi" fanno capo a testate di grande rilievo, vale a dire CNN, CNN International e Washington Post. A dimostrazione che la questione sta sollevando anche l'interesse degli Stati Uniti, storicamente poco attratti dalla politica estera.
Quora
Persino il neonato social network Quora si interroga sulla complessa figura del primo ministro italiano, chiedendosi -ad esempio- quali sono le possibili alternative a Berlusconi e se non sia giunta l'ora della fine per il modello politico da lui proposto.
Youtube
Naturalmente, anche su Youtube l'argomento è molto cliccato ma, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, il primo risultato della chiave di ricerca "Berlusconi" non è il video rilasciato dal premier a giustificazione delle accuse rivoltegli, ma il video riguardante il rifiuto di Floris di rispondere alla telefonata del premier nel corso dell'ultima puntata di Ballarò.
Ed ora veniamo a Twitter, ovvero al medium più attivo sotto il punto di vista dell'attacco a Berlusconi. Il ritmo di tweet al minuto con argomento "Berlusconi" ha sfiorato le 20 unità. Il twitter trend più gettonato sull'argomento è Berlusca
Per quel che riguarda Facebook, invece, abbiamo deciso di inserire la parola chiave nella sezione "pagine" e in quella "applicazioni". Il risultato della ricerca lo lasciamo giudicare a voi.