Durante la scorsa settimana la comica e conduttrice americana Chelsea Handler ha dato il via ad una polemica su Instagram riguardante l'esposizione dei capezzoli femminili, da sempre una questione spinosa in America. Sul noto social network fotografico la Handler ha pubblicato uno scatto che la raffigura in topless in groppa ad un cavallo, accompagnato dalla scritta "Tutto ciò che può fare un uomo, una donna ha il diritto di farlo meglio. #Kremlin".
La parodia di un'altra fotografia scattata al presidente russo Vladimir Putin, anche lui in groppa ad un cavallo e a petto nudo. La foto non deve però essere piaciuta ad Instagram, che l'ha cancellata affermando che essa violava le linee guida del servizio: non si possono pubblicare nudità. Femminili, ovviamente.
La risposta della Handler è stata immediata e feroce: "Se un uomo pubblica la foto dei suoi capezzoli va bene, ma se lo fa una donna no? Siamo nel 1825?". Secondo la comica, la fotografia è stata eliminata dal servizio più volte. Nonostante la notizia abbia raggiunto una rilevanza notevole, Instagram non ha ancora commentato l'accaduto.
Non è la prima volta che la questione viene ripresa da personalità dello showbiz; lo scorso maggio Scout Willis, figlia di Demi Moore e Bruce Willis, aveva pubblicato alcune foto a petto nudo mentre camminava a New York. "È legale a New York, ma non su Instagram".
Dopo aver ricevuto innumerevoli avvisi di eliminazione delle foto da parte di Instagram, la Handler ha deciso che il social network era troppo restrittivo per i suoi gusti. Ha quindi pubblicato una foto dei suoi cuccioli accompagnata da un messaggio d'addio: "Potete trovare i miei cani e i miei seni su Twitter, dove i miei followers hanno il diritto di scegliere cosa dire. Addio Instablock".
Una diatriba che si muove su un terreno spinoso; da una parte chi dice che la scelta di pubblicare tali foto debba essere totalmente dei singoli utenti, dall'altra chi è convinto che questo tipo di restrizioni servano per salvaguardare la privacy delle persone e altre categorie a rischio, come quella dei bambini. Indipendentemente da questo, il fatto che Instagram possa eliminare a piacimento le fotografie mette in chiaro una cosa: i proprietari delle foto non siamo più noi, ma il social network.