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Cina, in metropolitana si accederà con il riconoscimento facciale

Il sistema messo a punto per la metropolitana di Pechino entrerà in funzione nelle ore di punta e chiederà ai passeggeri di identificarsi a una telecamera con riconoscimento facciale. I cittadini virtuosi potranno passare da controlli meno intensi, mentre quelli valutati come problematici dovranno sottoporsi a sessioni più severe.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Mentre in altri Paesi del mondo l'introduzione di tecnologie di riconoscimento facciale applicate alla vita quotidiana dei cittadini stanno giustamente sollevando ancora parecchi dubbi, in Cina questi sistemi di identificazione stanno ormai venendo utilizzati in ambiti sempre più disparati: prossimamente anzi la scansione facciale sarà utilizzata anche ai tornelli delle metropolitane, per rendere più rapido l'accesso alle infrastrutture di trasporto da parte dei cittadini della capitale Pechino.

A riferirlo è il direttore generale del sistema di controllo cittadino del traffico su rotaia annunciando l'introduzione di un sistema che non sostituisce il pagamento del biglietto, ma introduce un controllo preliminare collegato alle identità dei passeggeri. Sottoponendosi al riconoscimento facciale i cittadini verranno riconosciuti dal sistema e, sulla base della loro identità, saranno indirizzati a una specifica coda per l'ingresso alla metropolitana. L'idea è che ai passeggeri modello sia concesso di attraversare barriere di controllo meno restrittive, mentre coloro che vengono identificati come cittadini problematici siano sottoposti a procedure più severe che possono arrivare a perquisizioni e controllo dei bagagli.

Il riconoscimento facciale sarà impiegato solamente nelle ore di punta — quando le stazioni devono sopportare un transito di passeggeri superiore al normale e controlli a tappeto indiscriminati rischiano di creare ingorghi — ma non è stato reso chiaro secondo quali criteri il sistema farà le sue valutazioni. L'ipotesi più plausibile è che l'impiego della tecnologia sia legato al sistema di crediti che già vige all'interno della metropolitana di Pechino; chi ne viola le regole (ad esempio usando sigarette elettroniche o mangiando all'interno delle carrozze) viene privato di un numero ben specifico di crediti da appositi controllori, e un punteggio basso in questo registro porterà probabilmente a controlli più stretti in fase di accesso alla banchina.

Non solo: quello di un sistema universale di crediti sociali è un progetto che il governo cinese sta portando avanti da tempo valutando i comportamenti dei cittadini in più ambiti della vita quotidiana; violazioni e illeciti commessi anche al di fuori delle stazioni della metropolitana (il sistema scala crediti anche a chi non rispetta una prenotazione al ristorante) potrebbero dunque comportare ugualmente disagi e code nell'accesso ai mezzi pubblici.

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