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Come creare e vendere la propria crypto arte online (per migliaia di euro)

Posto che per vendere un’opera di crypto arte occorre comunque avere dei compratori disposti a pagarla, uno dei vantaggi di questo sistema è che funziona in modo relativamente semplice, e in pochi clic mette in contatto venditori e acquirenti da tutto il mondo. Ecco cosa c’è da sapere sul tema e dove rivolgersi per vendere le proprie opere.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Negli ultimi mesi sta guadagnando sempre più trazione il fenomeno della crypto arte: opere digitali vendute come se fossero dei pezzi unici grazie all'apposizione di una speciale firma digitale che risiede permanentemente online. Questo elemento non impedisce ad altre persone di replicare i lavori degli artisti, ma conferisce al possessore un certificato di proprietà e apre ai beni digitali un merato di compravendita simile a quello che per secoli ha interessato quello delle opere fisiche. Posto che per vendere un'opera di crypto arte occorre comunque avere dei compratori disposti a pagarla, uno dei vantaggi di questo sistema è che funziona in modo relativamente semplice e in pochi clic mette in contatto venditori e acquirenti da tutto il mondo.

Come funziona la crypto arte

Il sistema della crypto arte ruota infatti intorno a certificati chiamati non fungible token, o NFT. Questi elementi seguono il principio di funzionamento della blockchain come i Bitcoin: risiedono online e la loro esistenza e autenticità sono costantemente verificabili e riscontrabili online a prescindere da malfunzionamenti locali e operazioni di intrusione malevola. A differenza dei Bitcoin e di altre criptovalute, i NFT non sono però intercambiabili: nel caso della crypto arte, ciascun certificato viene legato in modo permanente all'opera e ne svolge funzioni simili a quelle della firma dell'autore.

Trovare (o creare) l'opera giusta

Per vendere la propria crypto arte online dunque il primo passaggio è avere qualcosa da vendere. Da questo punto di vista ogni oggetto digitale può valere qualcosa: la galleria Christie's ha venduto recentemente una vasta collezione di 5000 artefatti digitali di un noto designer grafico, ma allo stesso modo l'autore della gif di Nyan Cat l'ha messa all'asta per decine di migliaia di dollari e il fondatore di Twitter sta piazzando il suo primo cinguettio per più di 2 milioni e mezzo. È difficile a questo punto stabilire quale di questi (e molti altri) beni sia arte e cosa non lo sia: quel che importa è che ogni opera digitale è potenzialmente in vendita in questo modo, e che basta trovare qualcuno disposto a pagarla.

Trovare la piattaforma dove vendere

Il secondo passo è trovare la piattaforma giusta dove vendere queste opere. Questo tipo di intermediari è infatti fondamentale per mettere in contatto artisti e compratori, marchiare la propria opera con l'NFT che ne cede poi il possesso all'acquirente e permettere le transazioni che normalmente avvengono in criptovaluta. Opensea, Nifty Gateway e Rarible sono alcuni tra i portali più noti; esistono anche siti più specifici come Valuables, che si focalizza sulla compravendita di tweet; altri come Superrare per il momento consentono solo di acquistare e rivendere opere create da artisti selezionati. Il panorama è in evoluzione, ma tutti i portali richiedono di avere a disposizione un wallet dove finiranno depositati i compensi sottoforma di criptovaluta; a parte questo, ciascuno ha le proprie regole e i propri vantaggi.

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