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Come funziona Stagecraft, il nuovo set virtuale utilizzato in The Mandalorian

Animato dall’Unreal Engine e già utilizzato per alcune scene di Solo: A Star Wars Story, questa nuova tecnologia di ripresa ricrea un ambiente virtuale e dinamico, riprodotto in 3D da alcuni proiettori ed in grado di adattarsi in base alla posizione della telecamera utilizzata per registrare l’inquadratura.
A cura di Dario Caliendo
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Guardando il risultato visivo ottenuto dalla produzione di The Mandalorian e pensando al metodo in cui è stato ricreato il set, anche i meno esperti del settore potrebbero pensare che la tecnica del Green Screen, così come tutti la conosciamo, ha i giorni contati. Perché registrando le scende della nuova e già apprezzatissima serie di Disney, gli attori si sono ritrovati in un set realizzato con un concetto tutto nuovo (e montato sempre in uno studio chiuso, sia chiaro), nel quale il tipico tendone verde che viene utilizzato per ricreare le scene in CGI ha ceduto il posto ad un ambiente molto più realistico e soprattutto dinamico, reso possibile grazie ad una nuova tecnologia chiamata Stagecraft, progettata da alcune delle aziende leader del settore e in fase di sperimentazione da già 5 anni.

Come funziona

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Il suo concetto di funzionamento è "semplice" (le virgolette sono d'obbligo) e il suo cuore pulsante è l'Unreal Engine, un motore grafico sviluppato da Epic Games molto conosciuto tra gli amanti dei videogiochi: in Stagecraft, un proiettore 3D ricrea in tempo reale la bozza delle immagini tridimensionali che vedrà poi lo spettatore nel prodotto finale. Il risultato è un ambiente 3D dinamico che cambia intendo reale e (soprattutto) in maniera coerente con gli spostamenti della camera.

In soldoni, quando la telecamera con la quale si sta registrando una determinata inquadratura si sposta per riprendere la scena da un'altra inquadratura, anche gli oggetti virtuali e lo sfondo si sposteranno contestualmente: in questo modo gli attori potranno sempre avere dei riferimenti precisi, e il regista potrà avere un'idea molto chiara di cosa verrà creato in CGI nel prodotto finale.

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"Chi entra per la prima volta in un set realizzato con Stagecraft, non si rende conto di essere nel centro di un set virtuale, è incredibile" – ha spiegato la Kennedy nel corso di una conferenza stampa – "Le potenzialità sono infinite: si può passare dalla Finlandia al deserto in un solo minuto e così via, per questo questa tecnologia rivoluziona totalmente la produzione".

La tecnologia è già stata utilizzata in Star Wars

Nonostante si tratti di una tecnologia del tutto nuova, e che The Mandalorian sia la prima produzione ad utilizzare Stagecraft in maniera massiva, nei cinque anni in cui Disney ha testato questi nuovi set virtuali, sono stati effettuate delle prove in alcuni film usciti nelle sale.

Uno su tutti Solo: A Star Wars Story, un titolo del 2018 diretto da Ron Howard che rappresenta il secondo film della serie Star Wars Anthology, una saga di storie a sé stanti ambientate nell'universo di Guerre stellari.

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