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Come sarà girato il primo film ambientato sulla Stazione Spaziale Internazionale

La Soyuz MS-19 partirà il 5 ottobre verso la Stazione Spaziale Internazionale. A bordo ci saranno, oltre ai cosmonauti Anton Shkaplerov e Oleg Artemyev, il regista Klim Shipenko e l’attrice Yulia Peresild. La troupe cinematografica dovrà affrontare una serie di situazione nuove, per le quali si sono sottoposti a un duro addestramento presso il Centro “Gagarin”
A cura di Ivano Lettere
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I motori della Soyuz MS-19 si accenderanno il 5 ottobre, giorno in cui partiranno alla volta dello spazio il cosmonauta Anton Shkaplerov (supportato dalla cosmonauta Oleg Artemyev), il regista Klim Shipenko e l’attrice Yulia Peresild. I prossimi non-astronauti a orbitare intorno alla terra sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) saranno due soggetti provenienti dal modo del cinema. L'impresa consisterà nel girare il nuovo film "The Challenge" (La sfida), di produzione russa, a bordo della struttura che orbita nella termosfera. Un'iniziativa importante, mai realizzata prima d'ora e, non appena cominceranno le riprese, il team conquisterà un primato che farà dei russi i primi ad aver filmato una storia direttamente nello spazio. Superando, in questo modo, gli americani che stanno tentando la stessa avventura con Tom Cruise e il regista Doug Liman.

Le dichiarazioni dei protagonisti

Le sfide da affrontare per Shipenko e Peresild saranno molte, prima fra tutte la difficoltà a vivere in un ambiente privo di gravità. Ma la squadra, cosciente della portata del progetto, si è preparata in tempo: nel corso dell'ultimo anno infatti un faticoso allenamento li ha visti impegnati all'interno del Centro di addestramento per cosmonauti "Jurij Gagarin", a Mosca, in compagnia dell'attore Alexey Dudin e dell'attrice Alena Mordovina. Il tutto si è svolto all'interno dell'aereo II-76 MDK che ha offerto condizioni di assenza di peso a breve termine. Dopo il periodo decisamente impegnativo, il team ha ricevuto il via libera per le riprese il 16 settembre. "Non sarà allo stesso livello della Terra, ma faremo del nostro meglio. Siamo pronti", ha detto Peresild, che, in assenza degli addetti ai lavori, ha imparato anche a truccarsi e vestirsi per andare in scena.

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"È un po' troppo tardi per avere paura perché siamo arrivati così lontano, c'è il cosmodromo di Baikonur che ci aspetta e un sacco di cose (da fare) e, a essere onesti, non c'è più tempo per la paura", ha aggiunto. Da parte sua, Shipenko, alto 1 metro e 90 centimetri, ha rivelato che questa caratteristica fisica ha reso difficile il periodo di formazione all'interno del veicolo spaziale: un'esperienza che si ripeterà anche durante il viaggio. "Va bene. Volerò sulla navetta così com'è, ma quando faremo il sequel del viaggio su Marte, ci hanno promesso che potremo stare in un posto migliore".

Quali attività si svolgeranno a bordo

Non appena salirà a bordo della Soyuz MS-19 (ma questo varrà anche per il segmento russo della ISS), la troupe cinematografica dovrà mettere in pratica quanto appreso durante l'addestramento: una serie di nozioni basilari per sopravvivere al suo interno, tra cui la conoscenza della progettazione, dei sistemi di bordo e delle attrezzature del veicolo spaziale. Avranno modo di familiarizzare con la quotidianità che caratterizza la vita in orbita, come il modo in cui sono organizzate le attività dell'equipaggio, la logica dell'algoritmo che regola le operazioni di emergenza (depressurizzazione, incendio, tossicità atmosferica). Insomma, stando a quanto appena detto, il film sarà l'ultimo dei loro problemi.

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