Google continua il suo percorso di catalogazione di varie parti del mondo – spesso remote e irraggiungibili per molti di noi – attraverso il suo servizio Street View, che nel corso degli ultimi anni è andato oltre il semplice proporre visuali in prima persona all'interno delle strade delle principali città, sfociando nella scoperta di luoghi particolarmente importanti e affascinanti. Così si è passati da stadi a deserti, da fondali marini a, introduzione recente, 30 siti storici della Giordania. Da oggi è possibile visitare la città di Petra e altre meraviglie della Giordania direttamente dal proprio computer.
Merito del Trekker, un dispositivo speciale che consente agli operatori di Google di registrare immagini anche in luoghi irraggiungibili con le classiche macchine che negli anni hanno contraddistinto il servizio nato su Google Maps. E nelle location della Giordania la Google Car proprio non ci entrerebbe. L'obiettivo è ovviamente quello di scoprire nuove meraviglie dietro lo schermo per poi programmare viaggi in prima persona; un'eventualità che farebbe bene anche al turismo del paese, come sottolinea anche il governo. "Grazie a Google Street View oggi possiamo condividere la storia ricca, varia e piena di orgoglio del nostro Paese con chiunque abbia una connessione a Internet" spiega Rania Al Abdullah, la regina della Giordania, sul blog di Big G.
"Durante i secoli antiche civiltà hanno lasciato la loro impronta in Giordania. È uno dei motivi per cui adoro questa tecnologia" continua Rania Al Abdullah. "Non solo mette in contatto milioni di persone da ogni angolo del mondo, ma rappresenta anche uno strumento per comprendere il passato. E quando comprendiamo meglio le nostre reciproche storie e culture, ci rendiamo conto di quanto le cose che ci accomunano sono ben maggiori di quelle che ci differenziano". Per fotografare questi luoghi Google monta le videocamere del servizio su macchine, barche, persone e persino dromedari. L'azienda di Mountain View ha infatti recentemente catturato alcune immagini a 360 gradi del deserto arabico e, per minimizzare l'impatto su un territorio che Big G definisce "delicato", ha posto la sua attrezzatura video sul dorso di un dromedario di dieci anni chiamato Raffia.