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Con il grafene nelle batterie al litio il tuo smartphone si caricherà in 20 minuti

Un’azienda statunitense ha già realizzato i primi prodotti: si tratta di power bank capaci di ricaricarsi più velocemente delle controparti prive di grafene e pronte a sostenere un numero di cicli di ricarica tre volte superiore al normale. Dall’anno prossimo la tecnologia potrebbe arrivare direttamente negli smartphone.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Il futuro delle batterie destinate a smartphone, dispositivi elettronici e auto elettriche è in costante evoluzione, anche se in realtà sembra non realizzarsi mai: di quando in quando aziende o ricercatori annunciano nuovi sviluppi sulla messa a punto di nuove tecnologie, ma il tempi previsti prima di avere a disposizione accumulatori di nuova generazione sono solitamente nell'ordine degli anni. Non è così per l'ultima novità annunciata da un'azienda statunitense che ha già prodotto delle batterie al litio trattate con grafene, che possono ricaricarsi completamente in appena 20 minuti senza scaldarsi, e che potrebbero finire direttamente in una ristretta cerchia di smartphone già dall'anno prossimo.

L'azienda si chiama Real Graphene, e come è intuibile dal nome si occupa di ideare e realizzare applicazioni pratiche per questo materiale così promettente esplorato per la prima volta all'inizio degli anni 2000. Il grafene in effetti non è altro che un singolo strato di atomi di carbonio, distribuiti in modo regolare e legati tra loro in modo da formare esagoni con angoli di 120 gradi: questa conformazione dona però ai sottilissimi fogli di materiale proprietà particolari, come una resistenza elevata unita ad una buona flessibilità, ma anche una capacità di condurre calore ed elettricità molto alta.

È proprio quest'ultimo l'aspetto che ha spinto Real Graphene a impiegare il materiale nelle batterie agli ioni di litio già esistenti per migliorarne le prestazioni. Il grafene inserito nelle batterie aiuta a condurre elettricità e dissipare il calore generato nel processo, contribuendo a diminuire lo stress che il litio tipicamente subisce nel passaggio di elettroni, e che è la causa di molte delle attuali limitazioni delle batterie di questo tipo. Preservare il litio in questo modo permette di somministrare più energia alle batterie in fase di ricarica rendendo il processo più rapido, il tutto mentre aumenta anche la durata totale del dispositivo, che può sostenere più cicli di carica rispetto a un accumulatore comune – ben 1500, contro i massimo 500 delle normali batterie al litio.

Real Graphene al momento ha già realizzato due power bank per dimostrare la bontà del suo progetto: la prima, G-100, è una unità da 10000 mAh che si carica in meno di un'ora; la seconda, G-100 Max, è un dispositivo di capacità doppia ma ricaricabile in 90 minuti. L'attesa però è per l'arrivo di questa tecnologia a bordo degli smartphone: i telefoni infatti montano tipicamente batterie da 3000-4000 mAh, che grazie al grafene potrebbero caricarsi completamente in 20-30 minuti. Real Graphene sta già trattando con alcuni produttori per portare la sua soluzione sul mercato all'interno di alcuni dispositivi ancora non specificati, ma l'ipotesi è che si tratterà di gadget di fascia alta: il prezzo delle nuove batterie infatti sarà superiore alla media di circa il 30%, e le renderà impossibili da proporre da subito su dispositivi economici.

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