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Con questa app medici e chirurghi migliorano giocando allo smartphone

Una startup statunitense ha ideato un pacchetto di quattro app che mettono medici e chiurghi di fronte a diagnosi da effettuare e pazienti virtuali da operare, utilizzando casi documentati o di fantasia e mettendo nella sala operatoria digitale modelli realistici che aumentano il livello di coinvolgimento nell’apprendimento.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Saper prendere le decisioni giuste in ambulatorio, in corsia d'ospedale o in sala operatoria spesso è questione di esperienza, ma l'esperienza si fa sul campo e — soprattutto nei primi anni di attività — è difficile da accumulare. Già da oggi però numerosi medici, infermieri e chiurghi in tutto il mondo possono già esercitarsi in scenari realistici semplicemente giocando sul proprio smartphone. Lo dimostrano le app di Level Ex, startup di Chicago dallo sviluppatore Sam Glassenberg che dal 2015 si è lanciata nell'idea di creare veri e propri videogiochi il settore sanitario, che ora sono utilizzati da 400.000 professionisti in tutto il mondo, e da un chirurgo su tre negli Stati Uniti.

Cardio Ex e le altre app

Il gruppo ha da tempo all'attivo Airway Ex, Gastro Ex, Pulm Ex e ha da poco lanciato Cardio Ex, per un totale di quattro app che propongono ai giocatori pazienti fittizi con patologie o problemi rispettivamente alle vie aeree, al tratto gastrointestinale, all'apparato respiratorio o cardiocircolatorio. I titoli si basano su casi documentati o scenari di fantasia, e sfidano i medici a effettuare diagnosi e trattare i pazienti virtuali compiendo scelte difficili, ma anche operando procedure su modelli tridimensionali realizzati in modo dettagliato e verosimile.

Medici e chirurghi del resto non hanno molto materiale sul quale fare pratica in modo realistico quando si tratta di esercitarsi in procedure complesse o poco comuni. I cadaveri e non sanguinano e non sono identici alle controparti umane di pazienti ancora in vita, e quando c'è da rivolgersi a simulazioni virtuali le cose non vanno molto meglio: per un curioso gap tecnologico anche i simulatori più avanzati e costosi dispongono infatti di software che a livello grafico sono bloccati a più di un decennio fa. In questo i videogiochi — afferma Glassenberg, che ha un passato proprio nell'industria videoludica — sono avanti anni luce e molti dei programmi migliori mostrano livelli di dettaglio comparabili prodotti di intrattenimento della metà degli anni '90.

Da qui nasce il successo delle quattro app: da una parte il livello di realismo delle app infatti è limitato dal fatto che si utilizzano sul display bidimensionale di un telefono, magari in realtà virtuale o aumentata; d'altro canto però il livello di dettaglio dei modelli impiegati è lo stesso, estremamente elevato, che siamo abituati a vedere nei giochi moderni.

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