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Covid 19

Coronavirus, attenzione alle false mappe sul contagio: contengono malware

I ricercatori di Reason Labs hanno segnalato la diffusione di siti web che riprendono l’aspetto delle mappe sul contagio sempre più visitate in questi giorni, ma che dietro alla cartografia digitale nascondono malware pronti a sottrarre dai computer i dati personali degli utenti, dalle password salvate alla cronologia di navigazione web.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Il diffondersi dell'epidemia di coronavirus sta portando molte persone in tutto il mondo a seguire gli aggiornamenti del caso con particolare preoccupazione. Lo dimostra ad esempio il successo che stanno riscuotendo le mappe dei contagi: cartografie interattive corredate dei dati provenienti da diverse fonti ufficiali che permettono di tenere il conto dell'evolversi di quella che ormai è stata recentemente dichiarata una vera e propria pandemia. Queste rappresentazioni stanno fioccando ovunque online, ma stando a quanto rivelato dai ricercatori di Reason Labs in alcuni casi possono essere veicoli di malware e virus informatici.

La rivelazione è stata ripresa inizialmente da TechRadar, e ovviamente non si riferisce a tutte le mappe esistenti, anzi. Le cartografie più diffuse — su tutte quella realizzata dalla Johns Hopkins University e utilizzata anche da Fanpage.it — sono assolutamente affidabili e si possono consultare in tutta tranquillità. È proprio sul successo di questi prodotti però che gli hacker si stanno basando per creare siti web malevoli, che in apparenza offrono un servizio utile ma sotto il look ispirato a quello dei siti più famosi nascondono invece insidie da non sottovalutare.

Il collegamento diretto a questi siti viene diffuso attraverso social network, catene di email e messaggi istantanei, ma una volta aperte le pagine non viene visualizzata alcuna mappa. Una finestra di dialogo chiede invece di scaricare una piccola app, che viene spacciata come necessaria per mostrare gli agognati dati ma che invece è proprio il malware in questione: proseguire con la richiesta dà modo al programma di sottrarre i dati sensibili del computer (il bersaglio sono i sistemi Windows) su cui è in funzione: dalla cronologa web ai cookie, passando per le password salvate e molto altro.

Fingersi un sito dalla comprovata reputazione è una delle più vecchie ed efficaci del mondo informatico per raggirare eventuali utenti poco avvezzi alla navigazione online. In questo caso, un utente preoccupato e ansioso di informarsi sui casi di contagio da coronavirus nel mondo è più portato a mettere da parte eventuali remore e seguire le istruzioni riportate sullo schermo, per quanto possano risultare inusuali. È importante allora ricordarsi che non va mai abbassata la guardia nei confronti di queste minacce: ogni sito che richiede ai suoi utenti di scaricare e installare componenti aggiuntive va considerato sospetto, a meno che non si conosca l'azienda o l'individuo che l'ha creato.

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