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Coronavirus: crollano in borsa i colossi tech, persi 320 miliardi di dollari

Anche i grandi colossi tech stanno soffrendo il periodo difficile delle borse di tutto il mondo. In un solo giorno i colossi tech come Apple, Microsoft, Tesla, Facebook, Amazon e Alphabet hanno lasciato sul terreno qualcosa come 320 miliardi di dollari di valore di capitalizzazione.
A cura di Francesco Russo
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Anche i grandi colossi tech stanno soffrendo il periodo difficile delle borse di tutto il mondo. In un solo giorno aziende come Apple, Microsoft, Tesla, Facebook, Amazon e Alphabet hanno lasciato sul terreno qualcosa come 320 miliardi di dollari di valore di capitalizzazione. In una giornata nera per quasi tutte le aziende del settore tech, Apple ha perso 100 miliardi di dollari cedendo il 7,9 percento, il valore di capitalizzazione di Microsoft è crollato di 83,6 miliardi di dollari, Tesla ha ceduto il 14 percento del suo valore. Si è trattata di una delle giornate più nere dalla crisi finanziaria che travolse tutto nel 2008. Gli investitori delle grandi aziende del settore sono preoccupati che il coronavirus possa provocare un calo delle attività economiche e un calo degli investimenti, una situazione di stallo che potrebbe presto generare conseguenze molto negative.

Giornata nera a Wall Street, e non solo, per i grandi colossi tech che hanno perso oltre 320 miliardi di dollari di valore di capitalizzazione, un crollo che comincia a destare qualche preoccupazione tra gli investitori. Il lunedì nero ha travolto i colossi tech che hanno subito perdite del valore d decine di miliardi di dollari ciascuno. Apple ha ceduto il 7,9 percento del suo valore, lasciando sul terreno 100 miliardi di dollari. Microsoft ha subito un crollo pari a 83,6 miliardi di dollari di valore, cedendo quasi il 7 percento. Facebook e Alphabet hanno perso oltre il 6 percento ciascuno e Amazon è scesa del 5,3 percento. Solo un mese fa i titoli di queste aziende erano stati i protagonisti di un rally positivo e ora sono protagoniste al contrario.

Sul crollo ha influito inevitablmente la diffusione del coronavirus, una situazione che preoccupa non poco gli investitori de grandi colossi tech, allarmati dalle conseguenze che potrebbe generarsi. Come un forte calo nelle attività economiche e negli investimenti. Una situazione di allarme generale che dovrà essere gestita in qualche modo.

Intanto le aziende tech in questi giorni stanno invitando i propri dipendenti a lavorare da casa, lo ha fatto anche Amazon in Italia invitando i dipendenti che lavorano in Lombardia e nell'Astigiano a farlo in modalità smart working per tutto il mese di marzo. E poi quasi tutte hanno dovuto cancellare molti eventi, spesso occasioni per lanciare nuovi prodotti e servizi e per incontrare investitori e clienti.

La scorsa settimana Amazon ha fatto sapere che un dipendente presso la sede di Seattle è risultato positivo al coronavirus, una situazione che ha riscontrato anche Microsoft venerdì scorso, quando si è venuto a sapere dell positività di due dipendenti.

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