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Cosa c’è dietro a The Great Londini, il collettivo anonimo che smaschera i bulli su TikTok

Nato ormai mesi fa, il gruppo opera su un profilo TikTok che viene bloccato a intervalli regolari dai gestori e nel quale i gestori si esprimono dietro a una peculiare maschera. I partecipanti si sono dati la missione di scovare chi fa cyberbullismo su TikTok per denunciarne le generalità al resto degli utenti.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Che TikTok abbia bisogno di più sorveglianza in fatto di contenuti violenti o poco adatti a giovani e giovanissimi è qualcosa che sanno anche i gestori della piattaforma: gli sviluppatori dell'app introducono a ciclo continuo novità pensate per rendere più serena l'esperienza in un ambiente virtuale che ormai conta centinaia di milioni di persone ed è sempre più difficile da mantenere privo di problemi. Molti utenti sono però convinti che TikTok non stia facendo abbastanza al riguardo, e alcuni in particolare hanno deciso di adottare un approccio da vigilanti per rispondere alle minacce di troll e altri utenti violenti: è il caso di The Great Londini, un collettivo di persone che si è dato la missione di scovare chi fa cyberbullismo su TikTok per denunciarne le generalità al resto degli utenti.

 

Nato ormai mesi fa, il gruppo opera su un profilo TikTok che viene bloccato a intervalli regolari dai gestori e nel quale i gestori si esprimono dietro a una peculiare maschera – a metà strada tra quella tipica del movimento Anonymous (a sua volta basata sul cospiratore inglese Guy Fawkes) e il Joker di Batman. All'interno del canale The Great Londini pubblica video nei quali mette l'accento su un episodio di bullismo online avvenuto sulla piattaforma, per poi concentrarsi sull'identità del troll alla quale il gruppo è riuscito a risalire: se il bullo si rivela essere un minore, può darsi che il gruppo tenti di avvisare i genitori o la scuola, evitando ulteriori azioni; per gli adulti le ritorsioni sono più gravi, e arrivano a pubblicare le generalità dell'individuo o a denunciare il comportamento al datore di lavoro ed eventualmente alle forze dell'ordine.

Intervistato dall'emittente britannica BBC, il portavoce del gruppo ne ha ha raccontato le origini, confessando che i suoi membri si sentono costretti ad agire in mancanza di politiche di moderazione serie da parte di TikTok. I responsabili dell'app d'altro canto non concordano con il modus operandi del gruppo, e ne hanno bloccato i canali per numerose volte con l'accusa di essersi resi a loro volta colpevoli di vessazioni online. Il problema è effettivamente che i fan del collettivo – più di due milioni e mezzo sul suo ultimo profilo attivo – sono parecchio attivi, e a ogni segnalazione proveniente dal canale si riversano in massa sui profili social denunciati per restituire ai proprietari insulti e minacce di morte; nel contesto di regole generali che potrebbero migliorare, The Great Londini rischia insomma di seminare su TikTok più odio di quanto non si prefigga di estirparne.

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