Cosa sono le storie sulla privacy che WhatsApp ti ha mandato nell’app
Quella degli stati non è sicuramente tra le sezioni più visitate di WhatsApp: gli utenti pubblicano di rado aggiornamenti quotidiani sulla piattaforma di messaggistica, e le persone che li vedono sono probabilmente ancora meno. Tra gli sporadici contenuti pubblicati da amici e parenti nella semideserta sezione però a partire da oggi inizieranno ad apparire alcune comunicazioni ufficiali da parte del gruppo Facebook, che inizierà ad annunciare novità relative all'app e al suo funzionamento proprio utilizzando il formato mutuato dalle Storie di Instagram. La novità è stata annunciata oggi proprio con una serie di stati relativi alla privacy all'interno dell'app.
Dove si trovano le storie di WhatsApp
Le comunicazioni non sono particolarmente invasive come lo è stata la finestra di notifica che poche settimane fa ha chiesto agli utenti di accettare nuove regole sulla privacy o prepararsi ad abbandonare l'app. Questa volta Facebook ha scelto di riservare la novità alla sezione meno utilizzata dell'app, quella dedicata allo stato degli utenti e mutuata dalle storie di Instagram. Normalmente qui gli iscritti a WhatsApp possono pubblicare foto o girare brevi video in formato verticale che rimangono memorizzati sui server e a disposizione degli utenti per un giorno dalla loro pubblicazione ; ora — ha annunciato il gruppo Facebook tramite il suo debutto nella sezione — gli stati raccoglieranno anche le comunicazioni su aggiornamenti e nuove funzioni di WhatsApp.
Gli stati di aggiornamento provenienti da WhatsApp si presenteranno all'interno della sezione dedicata esattamente come quelli degli altri utenti. Le differenze sono tre: il nome del mittente — ovvero WhatsApp — si presenterà in verde; l'immagine del profilo sarà il simbolo della piattaforma, e accanto al nome figurerà una spunta verde che dovrebbe far sì che nessuno possa impersonare gli sviluppatori inviando agli iscritti comunicazioni false.
Le rassicurazioni sulla privacy
Non stupisce che i primi annunci effettuati dal gruppo Facebook utilizzando questo mezzo siano relativi alla privacy degli utenti all'interno di WhatsApp. Nei giorni scorsi infatti milioni di utenti si sono mostrati insoddisfatti dai prossimi cambiamenti al regolamento dell'app in questo senso e hanno preso parte a un esodo di massa verso piattaforme alternative come Signal e Telegram.
I gestori hanno dunque pensato di inaugurare il loro utilizzo degli stati all'interno dell'app per fare alcune precisazioni sui cambiamenti in arrivo. Nelle due comunicazioni centrali delle quattro pubblicate in queste ore dal gruppo Facebook si legge: "Una sola cosa non cambia: il nostro impegno a proteggere la tua privacy. WhatsApp non può leggere né ascoltare le tue conversazioni personali perché sono protette dalla crittografia end-to-end".
L'esodo degli utenti
Il punto che ha indispettito molti utenti però è diverso: le nuove regole, pur non concedendo a WhatsApp la libertà di leggere nelle conversazioni, daranno agli esercizi commerciali la possibilità di utilizzare le chat intrattenute con i loro clienti per seguirli con annunci anche su Facebook. L'abbandono di alcuni utenti in ogni caso è destinato a proseguire, incoraggiato anche dall'introduzione all'interno di Telegram di una nuova funzione che trasferisce automaticamente le chat di WhatsApp e il loro contenuto nell'app di destinazione.