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Così l’intelligenza artificiale ha recuperato i capolavori di Klimt distrutti dalla guerra

Google Arts & Culture, in collaborazione con lo studio Belvedere, ha organizzato una restrospettiva online dedicata al pittore austriaco. Avvalendosi dell’Intelligenza Artificiale, il gruppo è riuscito a ricreare le opere perdute dell’artista sulla base dei colori che avrebbe quasi certamente utilizzato.
A cura di Ivano Lettere
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"Klimt vs. Klimt – The Man of Contradictions" è il titolo della nuova restrospettiva online organizzata da Google Arts & Culture e dedicata al pittore austriaco. Una galleria virtuale offrirà all'utente un percorso virtuale in 3D e realtà aumentata con cui conoscere l'esperienza umana e professionale dell'artista. I curiosi e appassionati ammireranno alcuni lavori andati persi nel 1945, "i quadri delle facoltà", dei quali rimanevano solamente delle fotografie in bianco e nero che sono state ricolorate e trasformate in opere d'arte tramite tecniche di Machine Learning. L'esperienza multimediale metterà a disposizione anche gli archivi digitali raccolti da oltre 30 istituzioni culturali.

Le opere ricolorate

Si tratta di una serie di dipinti fatti per conto dell'Università di Vienna tra il 1899 e il 1907, e che avrebbero dovuto decorare il soffitto dell'istituzione. Ma essendo stati rifiutati per l'eccessiva critica nei confronti della scienza, la "Filosofia", la "Medicina" e la "Giurisprudenza" non hanno mai arricchito il cielo dei giovani studenti austriaci. Come se non fosse bastata la disapprovazione dell'intellighenzia, nel 1945 andarono distrutti in un incendio che colpì il castello di Immendorf, luogo in cui erano custoditi. Le uniche tracce visibili dei "Quadri delle facoltà" erano delle foto in bianco e nero, le stesse su cui hanno lavorato in sinergia lo studio Belvedere, rappresentato da Franz Smola, tra i più noti esperti di Klimt a livello mondiale, e il team della casa di Mountain View. Avvalendosi dell'Intelligenza Artificiale, il gruppo è riuscito a "restaurare" le opere del pittore sulla base dei colori che avrebbe quasi certamente utilizzato. Oltre ai tre capolavori citati, la"Pocket Gallery" offre più di 120 opere, visualizzabili da computer o attraverso lo smartphone grazie a un'esperienza immersiva.

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