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Così quest’app ha salvato un 31enne da un melanoma letale

Un 31enne di Liverpool, nel Regno Unito, ha seguito il consiglio di un’app che lo invitava a far controllare una formazione sospetta sul braccio. Il medico ha programmato una biopsia dalla quale è emersa la diagnosi di melanoma al primo stadio. L’intervento tempestivo ha scongiurato il rischio di un peggioramento dall’esito potenzialmente infausto.
A cura di Lorenzo Longhitano
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I tumori della pelle sono particolarmente insidiosi per via del loro aspetto che li rende simili ad altre lesioni di natura differente quando non del tutto innocua. Ne sa qualcosa Jason Sheridan, un 31enne di Liverpool, nel Regno Unito, che si è accorto di avere sviluppato un melanoma sul braccio soltanto grazie all'aiuto di un'app per lo smartphone. Il software — dopo aver analizzato quello che sembrava essere un semplice neo — gli ha infatti consigliato di visitare un dermatologo che ha poi confermato la natura maligna della formazione.

L'app in questione si chiama SkinVision ed è un software per l'analisi fai da te di nei ed altre lesioni della pelle: il suo scopo non è quello di sostituire le visite specialistiche, ma di spingere a fare un controllo i pazienti più a rischio. Per farlo, l'app utilizza la fotocamera dello smartphone per ottenere delle immagini della pelle da analizzare, sottoponendoli alla scansione di algoritmi di intelligenza artificiale che vanno in cerca delle caratteristiche morfologiche che differenziano le formazioni neoplastiche da altri tipi di lesioni — come asimmetria, bordi irregolari, colore variegato e dimensioni.

È esattamente quel che è successo nel caso di Sheridan: nel 2018 il giovane aveva notato una nuova formazione sul suo braccio simile a un neo, senza però darle alcuna importanza; nei mesi successivi il colore della lesione era però diventato più chiaro, fatto che lo ha spinto a far analizzare la porzione di pelle dall'app, della quale aveva letto recentemente. SkinVision non offre una diagnosi, ma si limita a offrire all'utente un profilo di rischio legato all'immagine analizzata: quando il rischio rilevato è alto, il consiglio dell'app è semplicemente quello di visitare uno specialista.

Sheridan ha così preso un appuntamento da un dermatologo, che ha programmato una biopsia dopo la quale ha potuto diagnosticare al paziente un melanoma al primo stadio, asportato completamente prima di una eventuale diffusione.

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