Circa 20 persone, tra parlamentari e società civile, hanno lavorato alla stesura della Carta dei diritti di internet, un documento voluto dalla presidente della Camera Laura Boldrini che punta a fissare delle regole di comportamento per tutti i soggetti protagonisti della rete.
"L'idea di costituire una Commissione di studio nasce dalla consapevolezza che considerare Internet uno dei vari media è riduttivo e improprio" ha spiegato la Boldrini a Repubblica "Internet è molto di più: è una dimensione essenziale per il presente e il futuro delle nostre società; una dimensione diventata in poco tempo un immenso spazio di libertà, di crescita, di scambio e di conoscenza".
La Costituzione per internet è stata presentata a Montecitorio dalla commissione che negli ultimi mesi ne ha curato la stesura sotto la guida di Stefano Rodotà, aprendosi ai consigli e ai contributi dei cittadini – ma anche ad input esterni – per meglio rifinire i punti che la compongono.
Punti che, in seguito alla presentazione, sono stati resi pubblici e daranno vita ad una consultazione pubblica il prossimo 27 ottobre. Partendo dalla tutela dei diritti individuali degli utilizzatori della rete, la Carta spazia tra privacy, diritto all'oblio e neutralità, ma allo stato attuale pecca ancora in diversi punti salienti come il diritto d'autore e l'accesso alla cultura.
Di seguito vi riportiamo la bozza presentata alla Camera, divisa in 14 punti: