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Cresce in Italia la banda larga: +78% nell’ultimo anno

Secondo i dati diffusi sullo Stato di Internet da parte di Akamai, in Italia si cominciano a intravedere segnali positivi per quanto riguarda l’adozione di banda larga. +78% è il valore registrato nell’ultimo anno e +17% negli ultimi tre mesi del 2013. Il valore complessivo è del 57%
A cura di Francesco Russo
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In Italia cominciano ad intravedersi segnali positivi per quanto riguarda l'adozione di banda larga con numeri che si fanno via via sempre più interessanti. A certificarlo è Akamai che oggi da diffuso i dati relativi allo Stato di Internet nel Q4 2013, nell'ultimo trimestre dell'anno passato.

Complessivamente a livello globale cresce la velocità di connessione che registra un'accelerazione in tutti i paesi, 3,8 Mbps è la velocità media, con un picco media di 23,2 Mbps. Nel nostro paese la velocità media di connessione nel quarto trimestre 2013 raggiunge i 5,2 Mbps, più veloce del 25% rispetto allo stesso periodo del 2012. Il picco di velocità di connessione raggiunto in Italia è pari a 21,6 Mbps, maggiore dell’8,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e del 19% rispetto al trimestre precedente. Tra i paesi EMEA, l’Italia ha registrato il minor incremento, l’unico sotto il 10%.

Lo Stato di Internet di Akamai registra negli ultimi mesi del 2013 in Europa una crescita costante per quanto riguarda l’adozione dell’high broadband (maggiore di 10 Mbps), con i Paesi Bassi e la Svizzera che guidano la classifica con un tasso di adozione rispettivamente del 45% e 42%. E cresce anche in Svezia (+19%), Finlandia (+18%), Turchia (+14%) e Regno Unito (+11%). In Italia, l’adozione della banda larga ha registrato un +78% rispetto allo scorso anno, con un incremento del 17% rispetto al trimestre precedente, stabilizzandosi al 57%. Italia, Turchia e Svezia sono le uniche nazioni europee a registrare una crescita trimestre su trimestre di oltre il 10%.

Per quanto riguarda la penetrazione Internet, tra i Paesi europei con il maggior numero di indirizzi IPv4 connessi alla Intelligent Platform, si evidenziano cambiamenti che vanno da un -1,6% del Regno Unito (in sesta posizione a livello globale) fino a un +3,3% dell’Italia, che permane in nona posizione nella top ten globale, assestandosi a poco meno di 20 milioni di indirizzi connessi. Gli Stati Uniti e i Paesi europei analizzati continuano a guidare la classifica mondiale dell’adozione di indirizzi IPv6. Nella top ten globale figurano ben sette nazioni europee: Svizzera, Romania, Lussemburgo, Germania, Belgio, Francia e Irlanda.

Per quanto riguarda la connessione via mobile, il quarto trimestre 2013 ha registrato una velocità media di connessione mobile tra gli 8,9 Mbps (provider mobile russo RU-1) e i 0,6 Mbps (provider mobile Sud Africano ZA-1). Il picco è leggermente minore dei 9,5 Mbps registrati nel terzo trimestre 2013. In Italia esiste un divario di circa 1,7 Mbps tra il provider che offre la velocità di connessione mobile media maggiore (5 Mbps) e quello che offre la velocità media minore (3,3 Mbps). Le velocità di connessione massime offerte dagli operatori italiani vanno dai 38,4 Mbps ai 21,5 Mbps.

Va poi evidenziato che circa il 35% delle richieste globali su reti cellulari connesse sono state originate da dispositivi che utilizzano l’Android Webkit, seguiti da Safari Mobile (29%). Analizzando invece tutti i network, quindi non solo quelli cellulari, da Safari Mobile è giunto circa il 47% delle richieste e da Android Webkit circa il 32%. I dati raccolti da Ericsson, nel quarto trimestre 2013, registrano che il volume del traffico di dati mobile è cresciuto del 70% rispetto allo stesso periodo del 2012 e di circa il 15% dal terzo al quarto trimestre 2013.

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