Una nuova Cambridge Analytica, questa volta sospesa immediatamente da Facebook in seguito alle indagini che il colosso dei social aveva annunciato durante lo scandalo della società inglese. Si tratta della Crimson Hexagon, un'azienda che negli ultimi anni è stata in grado di raccogliere e analizzare oltre 1.000 miliardi di post tra quelli pubblicati dagli utenti su Facebook, Instagram, Twitter e altre piattaforme, ma che secondo un'inchiesta del Wall Street Journal ha anche raccolto incarichi dall'amministrazione statunitense, da un'azienda non profit russa e dal governo turco.
"Non consentiamo agli sviluppatori di creare strumenti di sorveglianza usando informazioni Facebook o Instagram. Prendiamo in seria considerazione queste affermazioni e, mentre indaghiamo, abbiamo sospeso queste app" ha spiegato l'azienda di Menlo Park in riferimento alla Crimson Hexagon, che ha utilizzato intelligenza artificiale e capacità di analisi delle immagini per analizzare i social e i contenuti pubblicati dagli utenti. L'approccio è simile a quello di di Cambridge Analytica e ha quindi sfruttato sotterfugi non illeciti, come sottolinea anche il social network: "Sulla base delle informazioni in nostro possesso fino a questo momento, Crimson Hexagon non ha ottenuto alcun dato Facebook o Instagram in modo inappropriato".
Come sottolineato anche durante lo scandalo di Cambridge Analytica, Facebook ha però deciso nel 2017 di bloccare tutte le applicazioni che monitorano i post con l'obiettivo di controllare ciò che viene pubblicato sul social per "sorvegliare" gli utenti. La Crimson Hexagon è una società di Boston stata fondata nel 2007 da Gary King, direttore del dipartimento di ricerca sui metodi quantitativi per le scienze sociali dell'università Harvard. Nei prossimi giorni l'azienda, il cui fondatore aveva collaborato con Facebook per analizzare l'impatto del social sulle elezioni, dovrà spiegare ai vertici di Menlo Park in che modo i dati vengono raccolti e gestiti.