CryptoKitties, quando i Bitcoin diventano gattini (da milioni di dollari)
Gattini colorati e dall'aspetto tenero. Comprarli, allevarli, addestrarli, prendersi cura di loro e, perché no, collezionarli. In una parola: CryptoKitties. Stiamo parlando del nuovo gioco online che in alcuni Paesi sta diventando incredibilmente popolare. Il gioco unisce la classica interfaccia degli animali domestici virtuali di cui prendersi cura e le criptovalute. Ogni gattino è unico nel suo genere e oltre ad essere allevato può anche essere venduto a prezzi molto alti. Giusto per fare un esempio, un CryptoKitty ha raggiunto quota 100.000 dollari e un acquirente l'ha comprato. Si parla di circa tre milioni di dollari di ricavo, fino ad oggi, per quella che sembra essere diventata la moda del momento. Ma come funziona, esattamente, CryptoKitty?
Anzitutto, il gioco è sviluppato con la tecnologia Blockchain, lo stesso sistema dei Bitcoin. Si tratta di un database che contiene tutte le transazioni di Bitcoin fatte dal 2009. E allo stesso modo della moneta virtuale più famosa al mondo, i gattini possono contare su una tecnologia che mette al primo posto l'affidabilità. Blockchain garantisce infatti la massima sicurezza per gestire le transazioni senza rischi. Resta comunque una sostanziale differenza tra il gioco e i Bitcoin. Mentre nel secondo caso si parla di un sistema di gestione e di vendita di criptovalute, nel caso di CryptoKitty si tratta di una vera e propria collezione di gattini legata a un gioco, che in molti casi arriva però a far guadagnare parecchio denaro. Il guadagno, ovviamente, varia in funzione delle specie di gattini che si possiedono. Gli "esemplari" più rari vengono retribuiti più degli animaletti comuni. La condizione necessaria per giocare a CryptoKitty è quella di essere attivi sulla piattaforma online Ethereum, che serve a convertire la valuta per acquistare i gattini all'interno del videogame.
Per quanto riguarda invece il funzionamento dell'interfaccia di CryptoKitty, l'utente ha il compito di prendersi cura dei propri animali, coccolandoli e accudendoli come fossero reali. Il lato avvincente del gioco è quello di cercare di accaparrarsi gli esemplari più rari della famiglia di gattini. Le razze più quotate, anche in termini economici, sarebbero per il momento quella del Maine Coon e il gatto del Bengala. Quando l'utente lo decide, può avviare le trattative di vendita dei CryptoKitty, partendo da un'asta con il relativo prezzo iniziale. Per il momento non esiste nessuna applicazione mobile del gioco per smartphone. CryptoKitty è disponibile solo su PC. Ma visto il successo che sta riscuotendo in questi giorni, probabilmente per l'app non occorrerà attendere a lungo.