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CurrentC attaccato dagli hacker. Apple Pay disabilitato da diverse catene di negozi

Il rivale di Apple Pay, CurrentC, è stato attaccato da un gruppo di hacker che ha rubato gli indirizzi email dei clienti iscritti al sistema realizzato dalla società MCX.
A cura di Matteo Acitelli
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Nella giornata di ieri vi abbiamo parlato del grande successo che il nuovo sistema di pagamento Apple Pay sta riscuotendo in America, dove secondo il CEO di Apple Tim Cook, intervenuto nel corso di una conferenza, ha dichiarato che, a poco più 72 ore dall’attivazione del servizio Apple Pay sono state attivate oltre un milione di carte di credito che hanno generato altrettante transazioni. Nonostante il mercato dei pagamenti mobile sia ancora un servizio di nicchia dunque, il risultato ottenuto dall'azienda di Cupertino a soli tre giorni dall’attivazione del servizio è davvero incredibile. Ma non sono tutte rose e fiori per Apple, non tutte le catene di negozi americane sono infatti d'accordo sull'utilizzo del nuovo servizio pensato per snellire e modernizzare i metodi di pagamento (basta aggiungere la propria carta di credito in Passbook, si paga con il telefono tramite NFC e ci si identifica con l’impronta digitale).

Una serie di catene di negozi americani, secondo quanto afferma la stampa USA, si sarebbero riunite all'interno di un consorzio per lanciare un proprio sistema di pagamenti ‘mobile'. Dopo Best Buy e Wal-Mart che hanno rifiutato il servizio di pagamento Apple Pay fin dalla prime ore, arrivano ora i "no" di CVS e Rite Aid che stando a quanto scrive il Wall Street Journal avrebbero disattivato i pagamenti via Apple Pay. I motivi per cui diverse catene di negozi si starebbero muovendo contro il nuovo sistema di pagamento Made in Apple sembra risiedere nel lancio del servizio CurrentC, un metodo di pagamento simile a quello realizzato da Apple che però consentirebbe ai negozi di addebitare l'importo direttamente sul conto bancario, senza dover utilizzare carte di credito ed eliminando di fatto le commissioni per i negozi. Utilizzando Apple Pay infatti, nonostante non si deve estrarre la carta di credito, questa è registrata sul proprio smartphone e quindi non elimina i costi legati alla banca di riferimento.

Nel frattempo dagli Stati Uniti arriva la notizia che CurrentC, ancor prima di debuttare nei negozi (il lancio è previsto ad inizio 2015), ha subito un attacco da parte di alcuni hacker che avrebbero rubato gli indirizzi email dei clienti iscritti al sistema realizzato dalla società Merchant Customer Exchange (MCX). La società MCX ha tranquillizzato i clienti che stanno prendendo parte alla fase di test del nuovo servizio di pagamento mobile dichiarando che nessun altro dato è stato rubato oltre all'indirizzo di posta elettronica. Staremo ora a vedere come evolverà la situazione nel corso dei prossimi mesi, quando oltre ad Apple Pay verrà rilasciato il concorrente CurrentC.

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