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Da oggi potrai pubblicare foto di nudo su Instagram, ma solo in questi casi

Il social ha accolto parzialmente alcune delle richieste che erano state avanzate dal Facebook Oversight Board – l’organo indipendente creato proprio dal gruppo Facebook per aiutarlo a rettificare eventuali errori e squilibri nel suo regolamento. Non tutte le foto e i video di nudo però saranno esenti da moderazione.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Instagram diventerà un luogo leggermente più permissivo in relazione alla nudità che è possibile mostrare nelle foto e nei video ospitati. Lo ha anticipato il gruppo Facebook in queste ore, annunciando di aver accolto alcune delle osservazioni che sono state fatte all'azienda dal Facebook Oversight Board – l'organo indipendente creato proprio dall'azienda per aiutarla a rettificare eventuali errori e squilibri nel suo regolamento. Il mese scorso la commissione di sorveglianza aveva avanzato al social 17 richieste in merito ad alcuni aspetti delicati di funzionamento del social; di queste richieste, la maggioranza è stata almeno parzialmente accolta.

I post permessi

Uno dei risultati più significativi dell'azione del Board è quella relativa alla rappresentazione di nudità nei post di Instagram. Da ora in poi gli algoritmi e i moderatori del social si impegneranno a distinguere i contenuti con nudità relative a questioni di salute e benessere, e ad escluderle dai normali provvedimenti di moderazione. Allattamento, nascita, consapevolezza del tumore al seno costituiranno alcuni dei contenuti verso i quali il sistema di moderazione non dovrebbe più intervenire, o almeno non dovrebbe più farlo a partire da quando gli algoritmi saranno correttamente addestrati a distinguere i relativi casi. In aggiunta a questi contenuti saranno esenti da moderazione anche le foto di nudo come atto di protesta.

Il rapporto con l'intelligenza artificiale

Il Facebook Oversight Board si era anche espresso su questioni più generali come l'utilizzo dell'intelligenza artificiale nella moderazione dei contenuti su tutte le piattaforme del gruppo, in particolare chiedendo al gruppo di intervenire su due aspetti. Permettere agli utenti di fare appello alle decisioni prese dagli algoritmi e chiedere che siano riprese in considerazione da moderatori in carne e ossa e soprattutto far sapere agli utenti quando i loro contenuti sono stati rimossi da un automa e non da un impiegato. Nel primo caso l'azienda sta ancora considerando se la richiesta sia attuabile, mentre nel secondo ha annunciato test in arrivo per capire se chiarificazioni simili possano avere un impatto possano avere sull'esperienza d'uso dei due social.

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