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Da oggi su Twitter puoi scegliere chi può rispondere ai tuoi tweet

La novità era stata introdotta dal social network come test riservato a un numero ristretto di persone, ma da queste ore è stata estesa a tutto il pubblico della piattaforma. Chiunque da oggi può decidere di limitare le risposte ai propri tweet solo agli utenti seguiti o a quelli citati nei cinguettii.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Nelle scorse settimane gli utenti di Twitter avranno sicuramente notato la presenza sul social di alcune conversazioni alle quali risultava impossibile partecipare. Si trattava di un test condotto dagli sviluppatori che ora è però diventato una novità ufficiale a disposizione di tutti: la possibilità di scegliere chi può rispondere ai propri tweet, limitando così la portata delle discussioni più delicate, oppure consentendo di fare annunci senza che questi possano essere commentati da estranei.

Come funziona la novità

La notizia era nell'aria fin da quando Twitter ha avviato la sperimentazione su un numero ristretto di utenti, ma ora è ufficiale: l'annuncio è arrivato direttamente dalla responsabile del prodotto Suzanne Xie, sotto forma di un intervento sul blog aziendale. La funzionalità è già stata attivata sia sulle app di Twitter per Android e iOS, sia sul sito web della piattaforma: da oggi nella finestra di composizione di qualunque tweet è presente una voce in basso che come impostazione predefinita recita Chiunque può rispondere.

Toccando o cliccando su questa voce si apre un menù che consente di riservare la facoltà solamente alle persone seguite, oppure blindare il tweet consentendo di rispondere solo agli eventuali utenti menzionati; nel caso si decida di non menzionare nessuno, i cinguettii diventano monologhi o proclami visibili al pubblico ma coi quali nessuno può interagire. Gli utenti che non potranno rispondere a un determinato tweet vedrano il relativo tasto in grigio, impossibile da premere.

Le reazioni degli utenti

La novità è stata accolta con favore da molti ma anche vista con sospetto da una buona fetta di utenti, perché modifica in modo non trascurabile il funzionamento stesso della piattaforma, che finora era basato proprio sul fatto che nessuno fosse al riparo dalle critiche. Potendo decidere chi può partecipare a una conversazione, il peso di queste ultime in effetti è destinato a cambiare; i dibattiti si impoveriranno e in particolare i politici potranno fare proclami contando sul fatto che nessuno potrà sbugiardarli di fronte al loro pubblico.

I vantaggi

D'altro canto, per gli stessi motivi, la nuova funzionalità permetterà agli utenti di discutere di argomenti delicati e questioni importanti senza il timore che hater e troll si infiltrino nelle conversazioni per farle deragliare — uno dei motivi per i quali Twitter ha negli anni perso popolarità anche presso il pubblico più fedele alla piattaforma. Si tratta insomma di una soluzione di compromesso per continuare a mantenere il social un luogo dove poter intrattenere scambi di idee costruttivi.

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