Dada: dopo Barberis lascia anche Alessandro Sordi
Poche ore fa, Alessandro Sordi, senior vice president business development di Dada.pro e co-fondatore di Dada, ha annunciato l'abbandono dell'azienda da lui fondata, e lo ha fatto per mezzo di una nota Facebook carica dell'emozione tipica di ogni addio, specie se si tratta di un addio all'azienda che è stata al centro di un'intera vita professionale, l'azienda che si è vista crescere e potenziarsi e che ora rappresenta solo qualcosa che occorre avere il coraggio di lasciare, per ricominciare di nuovo, da qualche altra parte. Perché come diceva lo stesso Paolo Barberis nell'intervista esclusiva che ci concesse il giorno stesso in cui -anche lui- lasciò Dada (ormai più di due mesi fa) "La creatività può essere stimolata da emozioni forti, è possibile quindi che anche da situazioni difficili nascano cambiamenti positivi, è possibile che situazioni che modificano così profondamente la vita delle persone siano non solo uno stimolo ma, in alcuni casi, generino forza e coraggio inaspettati".
E chissà che anche Sordi non abbia fatto la stessa riflessione al momento di decidere di lasciarsi alle spalle Dada. Ma -certo- non prima di aver salutato e ringraziato tutti attraverso questa lettera:
Ciao Ragazzi,
un grazie di cuore a tutti quelli che sanno cosa c’era dentro il DadaCubo e come si configurava WinSocks, a tutti quelli che sanno chi era il Doctor Dad(a ) e cosa significa veramente Dada, grazie a chi a portato Internet nel carrello della COOP e chi si ricorda Domini.it e sa cosa è il .PID, a chi Capisce cosa significa “Casa Tua su Internet” e chi liberebbe ancora i tuoi “Chip”.
Grazie a chi ha amato SuperEva e le sue Guide, Cinema.it, Aziende.it, Clarence e soprattutto il Clarendario. Grazie a chi sa cosa era Superciccio.com .
Grazie a chi ha creduto in Dada Ebs, ha chi ha costruito Internet in Italia con Dada Ad, grazie Capitano Mio Capitano. A chi ha fatturato milioni con una punto bianca, con i Top Click, Top Position inventati sul Lungarno.
Grazie a chi ha passato giorni e notti e notti sui cubi OLAP e che con me ha condiviso la Customer Acquisition, prima che altri così la definissero. A chi ha fatto milioni di fatturato e migliaia di matrimoni con Incontri. A chi ha portato il Blackberry in Italia e chi ha inventato l’inno generico per la tua squadra di calcio. Grazie a chi sa cosa è DGtiamo, a chi è impazzito per Friend$.
Grazie a chi faceva le fatture e teneva in ordine i bilanci con il sorriso, grazie a chi si occupava solo di contratti legali, acquisti e supporto con lo stesso sorriso.
Grazie alle mie tre assistenti, le migliori del mondo.
Grazie a chi la server farm la voleva a Firenze e poi si metteva il camice bianco per cambiare una scheda di rete, grazie sistemisti.
Grazie a chi … Dada.net … che non sarai mai più Dada, ma non te lo scorderai mai. Grazie a chi ha creduto nelle cose scalabili e sa come è nato Peeplo e sa chi davvero ci credeva prima che fosse famoso. Grazie a chi faceva da arbitro degli arbitraggi e ha imparato un mestiere nuovo. Grazie ai Sales, tutti.
Grazie a chi Register.it e si ricorda di quando la comprammo ed io ero Presidente. Grazie a chi aspettava le convention per scoprire il DadaRegalo, grazie a chi preferisce lavorare nel mezzo ai colori e non gli interessa un ufficio con la porta. Grazie a chi è certo che Simply possa essere il futuro e che ne scrive il codice, il traffico, il SEM, i publishers, il marketing e le vendite…e non si sbaglia.
Grazie a chi crede che nella vita è più bello fare cose di successo, piuttosto che apparire di successo.
Grazie a Paolo, Angelo e Jacopo, perché loro con me e voi assieme siamo stati la grande Dada una delle aziende più straordinarie che chiunque possa avere immaginato.
Alessandro Sordi è già il terzo dei quattro fondatori di Dada a lasciare l'azienda. Prima di lui, nel 2009, Angelo Falchetti decise di lasciare il suo ruolo di Amministratore Delegato in seguito alla cessione della governance di Dada a RCS, poi Paolo Barberis lo scorso febbraio, ed ora Sordi. Resta solo Jacopo Marello che -come lui stesso si definisce attraverso la bacheca Facebook- può essere considerato "l'ultimo dei moicani".