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Dal primo gennaio non potrai più ascoltare la radio dal tuo smartphone

Samsung già dall’inizio del mese ha iniziato a muoversi per disattivare i sintonizzatori negli smartphone presenti sul territorio, ma presto sarà seguita da altri produttori. Il motivo è una legge che dal 2021 vieta di vendere telefoni con ricevitori FM privi di chip per il supporto alla radio digitale DAB.
A cura di Lorenzo Longhitano
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A partire dal 2021 i ricevitori radio FM inclusi ancora in milioni di smartphone attivi in tutta Italia saranno illegali; i produttori non potranno più vendere dispositivi con queste componenti attive, e dovranno inoltre disattivare quelle presenti nei gadget già venduti e attualmente nelle mani dei clienti. Tra i primi produttori ad adeguarsi alla direttiva c'è la coreana Samsung, che tramite aggiornamenti sta già provvedendo a cancellare l'app per l'ascolto radiofonico dai suoi smartphone; presto però anche gli altri marchi dovranno adeguarsi.

La vicenda è l'assurdo risultato dell'entrata in vigore della legge n. 205/2017, un provvedimento pensato per promuovere l'adozione della radio digitale ma che poteva essere decisamente scritto meglio. Nel testo è infatti previsto che chiunque venda apparecchi elettronici con funzionalità radiofoniche includa al loro interno anche i chip necessari alla ricezione e alla decodifica del segnale DAB, o Digital Audio Broadcast; questi chip sono però praticamente inesistenti in campo smartphone, tanto che per soddisfare la richiesta i produttori si troveranno costretti a togliere il supporto ai ricevitori FM che invece spopolano ancora sui modelli meno recenti e costosi.

Gli smartphone si sarebbero potuti escludere dall'obbligo in quanto già in grado di ricevere segnali radio in qualità digitale — online sui browser web, attraverso le app delle singole stazioni o utilizzando aggregatori come TuneIN. Il decreto Sblocca Cantieri ha però confermato che davanti alla legge questi dispositivi vanno equiparati a tutte le altre tipologie di dispositivi radio, motivo per cui Samsung già dall'inizio del mese ha iniziato a muoversi per disattivare i sintonizzatori negli smartphone presenti sul territorio. Il gruppo in effetti non ha modo di disattivare la funzionalità solo dai telefoni che non sono ancora stati venduti lasciandola invece sui prodotti già nelle mani dei clienti, e deve muoversi in massa. Presto, è probabile che lo facciano anche altri produttori con i modelli di smartphone che includono ricevitori FM al loro interno.

In realtà il sintonizzatore radio interno agli smartphone viene utilizzato ancora spesso per almeno due buoni motivi. Il primo è che non richiede connettività dati per funzionare né una buona ricezione del segnale 3G o 4G; la componente capta solamente le stazioni radio a portata di ripetitore, ma per quelle assicura un ascolto privo di interruzioni e che non ha alcun impatto sui gigabyte della connessione a Internet. Il secondo motivo è che il ricevitore FM fa semplicemente quello che gli viene chiesto, e lo fa con semplicità: senza banner pubblicitari, opzioni tra le quali orientarsi, cataloghi da migliaia di stazioni, scelte sponsorizzate e acquisti in app con funzionalità da sbloccare. Ancora oggi insomma una fetta di utenti non trascurabile desidera avere semplicemente per le mani una radio FM semplice da usare; dall'anno prossimo questa esigenza non potrà più essere soddisfatta.

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