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Dall’anno prossimo il tuo cellulare potrebbe non navigare più su milioni di siti

Un problema relativo ai certificati di sicurezza inclusi nelle versioni più obsolete di Android renderà impossibile ai dispositivi meno recenti collegarsi a molti siti web utilizzando il browser integrato a partire da settembre 2021. Il problema si può aggirare parzialmente installando il browser Firefox.
A cura di Lorenzo Longhitano
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A partire dall'anno prossimo alcuni dei telefoni Android più obsoleti in circolazione potrebbero avere dei problemi a navigare online in circa un terzo dei siti web. A rivelarlo è stato Let's Encrypt, un ente che si occupa di certificati di sicurezza online – ovvero delle misure software pensate per far sì che browser e siti web comunichino tra loro senza intromissioni: i gestori del progetto hanno infatti annunciato che a partire da settembre del 2021 uno dei certificati da loro sviluppato smetterà di funzionare sui telefoni con sistema operativo Android in versione 7 e inferiore. Il risultato è che tutti i siti che si basano su questa tipologia di certificato non accetteranno più connessioni dal browser Chrome interno a questi telefoni.

Il certificato in questione si chiama Isrg Root X1, e finora ha goduto di una firma incrociata con un altro certificato sviluppato da IdenTrust e diffuso sugli altri sistemi operativi. La partnership tra Let's Encrypt e IdenTrust consentiva ai dispositivi più obsoleti di rimanere compatibili anche con i siti più aggiornati, ma scade proprio il 1 settembre dell'anno prossimo senza che sia previsto un rinnovo. Da qui si origina il problema all'orizzionte: questi smartphone, privi sia del certificato ISRG Root X1 e impossibilitati a utilizzare la variante di IdenTrust al suo posto, non potranno più comunicare con una fetta consistente di siti web che invece utilizzano quotidianamente la soluzione software di Let's Encrypt per porzioni significative del loro funzionamento.

Per Let's Encrypt i siti in questione sono circa un terzo del totale online, così come la frazione dei dispositivi Android colpiti. Nonostante questo, il traffico normalmente originato dai dispositivi con Android 7 o versioni inferiori sui siti prossimamente incompatibili ad oggi rappresenta appena il 5 percento del totale, segno che tutto sommato la modifica potrebbe non coinvolgere un gran numero di utenti. Chi volesse evitare di rimanere impossibilitato a navigare online dal proprio smartphone ha davanti a sé una soluzione temporanea che non costringe a cambiare il telefono: installare il browser Firefox, che al suo interno include il certificato ISRG Root X1 e potrà continuare a collegarsi ai siti dopo la data fatidica di settembre.

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